Nei prossimi giorni Marc Marquez si sottoporrà ad una Tac: Honda attende il parere dei dottori per rivedere in pista il suo campione.
Honda non naviga in buone acque nel campionato MotoGP dopo l’infortunio di Marc Marquez nel luglio del 2020. Appena tre vittorie in tre anni e una manciata di podi, una crisi che sembra non trovare fine e che al Red Bull Ring ha riconfermato di essere profonda, quasi irreversibile. Almeno fino a quando il campione di Cervera non ritornerà al top della condizione fisica in sella alla RC213V. Sembra l’unica soluzione plausibile in questo momento, ma i tempi potrebbero non essere ancora maturi.
Il 25 agosto Marc Marquez dovrà sottoporsi ad una Tac alla presenza dello staff medico formato dal dott. Sanchez Sotelo e da chi sta curando la sua riabilitazione dopo il quarto intervento al braccio destro dello scorso 2 giugno. Saranno loro a decretare quando il pilota della Honda potrà ritornare in pista e, molto probabilmente, prevarrà la strada della massima prudenza dopo quanto accaduto nel 2020 dopo la prima operazione.
Il 6-7 settembre a Misano si terrà un test Irta fondamentale per i piani futuri del marchio giapponese. Si pensa di fare un passo indietro e ritornare alla base del 2021, la stessa moto che ha permesso a Marc di vincere tre GP. “Sappiamo cosa ci sta succedendo, ma non sappiamo come risolverlo“, ha ammesso il team manager Alberto Puig a Dazn. “Tornare indietro è qualcosa sempre possibile… ma non credo sia la cosa giusta da fare nel 2023… La moto di Misano (2021) più o meno andava, poi abbiamo apportato modifiche troppo radicali. Probabilmente devi tornare un po’ indietro, ma devi pensare a nuove idee“.
La due giorni di test MotoGP a Misano Adriatico sarà fondamentale per tracciare la strada futura in vista dell’ultimo test al Ricardo Tormo di Valencia. “Sarebbe un problema se non ci fosse. So che non sarà lì per la gara, ma se può esserci per il test, anche se non per fare 100 giri al giorno, ma almeno quattro uscite e dire ‘sì’ o ‘no’, allora sarebbe già molto importante“. Gli ingegneri hanno bisogno di nozioni utili per preparare la prossima fase del prototipo 2023 che vedremo in pista nel test di Valencia alla fine del Mondiale. “Se Marc non ci sarà faremo come prima… un po’ alla cieca“.
Il lavoro di evoluzione ora è affidato a Taka Nakagami e Pol Espargarò, ma nessuno puà dare i feedback di cui è in grado l’otto volte campione del mondo. “Chi conosce di più questa moto è Marc, l’ha conosciuta molto bene perché con essa ha vinto molte gare. Non è che gli altri piloti non la capiscano, ma capisce davvero questa moto chi ha vinto molte volte. Se Marc non c’è – ha concluso Alberto Puig –, rende un po’ difficile il nostro lavoro“.