Marc Marquez e Honda ai ferri corti, il 2023 sarà un anno decisivo. Dopo l’addio di Emilio Alzamora qualcosa sembra cambiato nel box.
Marc Marquez continua a intensificare la preparazione fisica, a poco più di un mese dall’inizio della preseason MotoGP in Malesia. Le condizioni del braccio sembrano in netto miglioramento, ma una cosa è allenarsi con il cardio un’altra guidare un prototipo della MotoGP, che costringe ad usare muscoli che solitamente non impieghiamo nella vita quotidiana.
Dopo quattro operazioni all’omero destro va alla ricerca della migliore condizione possibile. Non potrà tornare alla normalità precedente all’infortunio di Jerez 2020, troppi errori sono stati commessi, soprattutto dal punto di vista medico. Vederlo fare delle flessioni dopo il primo intervento, a pochi giorni dall’operazione, richiama molti alle proprie responsabilità, Chi avrebbe dovuto fermare l’otto volte campione del mondo ed evitare che scendesse in pista?
Il 2022 è stato un anno di cambiamenti per Marc Marquez: si è trasferito da Cervera a Madrid, ha affrontato un secondo caso di diplopia a distanza di pochi mesi dal precedente, la quarta operazione, ha cambiato lo storico manager Emilio Alzamora sostituito dal più giovane e intraprendente Jaime Martinez, responsabile della comunicazione Red Bull. Ma cosa c’è alla base del divorzio dall’ex pilota spagnolo che l’ha seguito sin dall’infanzia, consentendogli si firmare contratti milionari e trovare sponsorizzazioni d’oro?
Inizialmente si parlava di una rivalutazione dell’immagine del fuoriclasse catalano, ma forse c’è dell’altro. Secondo il manager Carlo Pernat, intervenuto alla trasmissione Sportaction / Paddock TV, ci sarebbe anche lo zampino della Honda. “In quel momento di caos Emilio si è messo di traverso. Honda ad un certo momento non ha più accettato e ha suggerito a Marc di togliersi dai piedi il manager“. In ballo ci sono contratti milionari che rischiavano di saltare, ma è pur vero che il 2023 sarà un anno decisivo per il suo destino.
Non è un mistero che se HRC non gli metterà a disposizione una RC213V vincente le loro strade potrebbero dividersi. A quel punto sarebbe solo una la strada alternativa possibile: KTM, con la mediazione del big sponsor Red Bull, che dovrà metterci una parte dell’ingaggio. Anche se il fenomeno di Cervera qualcosa dovrà pur perdere dal punto di vista economico. Non a caso la Casa di Mattighofen ha voluto rinforzare il suo reparto manageriale e ingegneristico prendendo Fabiano Sterlacchini, Francesco Guidotti, Christian Pupulin e Alberto Giribuola. Il terreno per l’arrivo del fuoriclasse, in caso di necessità, sembra quasi spianata.