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MotoGP

Marc Marquez, crisi profonda al box Honda: “Tutto più difficile”

Marc Marquez scatterà dalla seconda fila, ma la vittoria sembra lontana: difficile tenere il ritmo di Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo.

Marc Marquez – Motori.News

Le qualifiche di Jerez si concludono con un timido 5° posto per Marc Marquez, mai in sintonia con la sua Honda RC213V dal venerdì di prove libere. La prima giornata sul circuito andaluso si è chiusa al 19esimno posto nella classifica combinata, sabato ha dovuto sfruttare le scie dei rivali per limare alcuni decimi sul giro ed entrare direttamente nella Q2. Era l’unico sistema per non correre rischi e la volpe di Cervera ha sfoderato l’astuzia per ottenere la seconda fila in griglia.

In questo momento è forse il miglior risultato possibile, con una moto che manca di sensibilità all’anteriore, che rischia di farti trovare a terra senza preavviso. E’ successo con Marc Marquez, sia venerdì che sabato, con Stefan Bradl e Pol Espargarò nelle FP3. Il fenomeno di Cervera ha provato ad apportare alcune modifiche alla base della RC-V prima di dover fare dietrofront riadottando il setting degli altri colleghi di marca. Trovare una soluzione sembra difficile, forse impossibile senza un cambiamento radicale.

Marc Marquez alla ricerca delle scie

Marc Marquez – Motori.News

Nella terza sessione di libere sfrutta la scia di Jack Miller, nelle qualifiche quelle di Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo, ma tenere il loro ritmo era impossibile oggi. “Fa parte del motociclismo, l’ho capito dal 2013, quando ho iniziato a seguire Pedrosa e Lorenzo“, ricorda l’otto volte iridato. Fino a quando la preda non è stata lui, inseguito dagli avversari. “Adesso sono gli altri a dettare il passo“.

Nella gara di domani sarà impossibile ambire al podio, salvo sorprese, l’obiettivo resta la top 5, poi lunedì in pista per un’importante giornata di test Irta. “Non siamo per nulla pronti a batterli“. L’attenzione di Marc Marquez e dei tecnici HRC è rivolta al prototipo, bisogna trovare un modo per farla calzare nuovamente a pennello del fuoriclasse, l’unico che può traghettarla nei piani alti di classifica. “Con l’altra moto era tutto più naturale. Era una moto che guidavo dal 2013, con evoluzioni, ma il carattere era lo stesso“.

Si ritorna nel motorhome senza nessuna frustrazione, perché non aveva alte aspettative alla vigilia di queste qualifiche. La mente del box Honda è rivolta in particolare sull’evoluzione della Honda RC213V. “Le aspettative per oggi erano di essere in terza fila e ho conquistato la seconda fila… Il passato è passato, tutto era più facile. Ora è ora, tutto è più difficile“.

Luigi Ciamburro