Le macchine a GPL hanno diversi vantaggi dal punto di vista del risparmio. Occorre, però, mettersi in regola su un aspetto.
Le macchine circolanti a GPL nel nostro Paese sono più di 2 milioni e mezzo, stando agli ultimi dati. Un numero importante di italiani, quindi, ha scelto di montare la bombola del gas all’interno della propria auto.
Il costo al litro del GPL nel nostro Paese si attesta su un valore inferiore a 0,80 euro. Il risparmio rispetta al diesel e alla benzina, quindi, è netto.
I vantaggi del dotare la propria auto di un impianto a GPL – Gas Propano Liquido – riguardano non solo l’aspetto prettamente economico, ma anche quello ambientale. Le auto alimentate in questo modo, infatti, ti consentono di risparmiare parecchi euro a fine mese e inquinano molto di meno rispetto alle altre auto endotermiche.
Il funzionamento dell’impianto GPL è molto semplice. Per mezzo di uno specifico evaporatore, il gas passa dallo stato liquido a quello gassoso. Esso, poi, viene convogliato in modo sicuro ed efficace all’interno del collettore di aspirazione e, quindi, del motore.
La bombola rappresenta il vero e proprio serbatoio dell’auto. Sarà necessario rifornire la bombola di Gas Propano Liquido per poter circolare. La bombola è posta nel bagagliaio della vettura.
Cosa è opportuno controllare, però, per non avere mai problemi con il Codice della Strada in merito all’utilizzo delle auto a GPL? Ecco tutto quello che c’è da sapere: la multa è salatissima.
Controlla sempre questo dettaglio se non vuoi ricevere una multa pesantissima
Le auto a GPL, comunque, necessitano di benzina, dal momento che l’avviamento avverrà per mezzo di essa. Solo dopo l’accensione, infatti, il gas sarà convogliato nel motore dell’auto. In caso di gas finito, poi, l’auto sfrutterà la benzina.
In pratica, le auto a GPL sono denominate anche bi-fuel – potendo sfruttare sia la benzina che il gas. Sono in tanti ad avere paura nel dotare la propria auto di una bombola a gas. Il rischio, infatti, è che essa possa esplodere. La presenza di 4 valvole di sicurezza, però, riduce al minimo ciò.
In caso di guasto, infatti, è molto più probabile avere problemi con una macchina alimentata a benzina rispetto a una a GPL. Il costo per mettere un impianto GPL per alimentare la propria auto varia in base al modello. Mediamente, però, si andrà dai 900 ai 1.400 euro.
L’investimento iniziale verrà ammortizzato nel corso del tempo, dal momento che il pieno di GPL costa meno della metà rispetto a quello diesel o benzina.
Come anticipato, però, c’è un aspetto importantissimo da considerare e al quale prestare particolare attenzione. Esso fa riferimento alla bombola. In quale caso rischi una multa salata? Ecco cosa prevede il Codice della Strada.
Macchine a GPL, il dettaglio da non sottovalutare
Il GPL è un combustile nettamente più ecologico, ma sarà opportuno stare attenti a un aspetto specifico in merito alla bombola installata all’interno del bagagliaio. Se dimentichi di effettuare la sua sostituzione entro un certo tempo limite, vai incontro a una sanzione amministrativa elevata. Ecco tutto quello che devi sapere.
Il serbatoio GPL ha una scadenza. Ogni 10 anni, infatti, la bambola va sostituita per legge. Dopo questo lasso di tempo, infatti, si rischierà di subire una pesante sanzione in caso di controllo delle forze dell’ordine. Controlla sempre l’immatricolazione della tua auto a GPL oppure la data esatta in cui hai montato l’impianto.
Solo in questo modo, infatti, eviterai di avere problemi con il Codice della Strada. La sostituzione della bombola a gas richiede una spesa complessiva variabile fra i 350 e i 500 euro. Dovrai recarti presso una officina specializzata e metterti in regola sotto questo aspetto. Il motivo è legato a una questione di sicurezza.
Cosa rischi se non effetti questa sostituzione entro i 10 anni? Puoi andare incontro a una sanzione amministrativa compresa fra gli 87 euro e i 344 euro.
Se, però, vieni colto con la bombola scaduta e nel trasportare merci potenzialmente pericolose, allora la multa sale ancora di più. Essa, infatti, potrà essere compresa fra 173 euro e 694 euro.
Nei casi più gravi, poi, si potrà arrivare al fermo amministrativo del mezzo e al ritiro della carta di circolazione. Stai, quindi, molto attento alla data di scadenza della tua bombola.