Sarà capitato almeno una volta nella vita di prestare la propria macchina ad altre persone e di chiedersi se questo sia legale, o no.
La risposta è la seguente: dipende. Da cosa? Da quanto tempo deve durare il prestito e dalle modalità.
A dover fare attenzione non deve essere soltanto chi presta la proprio auto, ma anche chi la ottiene. Si ricorda che il codice della strada richiede e obbliga gli utenti al rispetto delle regole.
Come comportarsi quando si ha l’auto in prestito
Chi ha un’auto in prestito deve fare il possibile per evitare di beccare multe indesiderate. Il soggetto che guida l’auto, pur non essendo il proprietario del veicolo, è responsabile di eventuali sinistri o multe, nonostante il principale responsabile sia il reale proprietario della macchina.
Le multe per le infrazioni o qualunque altro genere di illegalità, ad ogni modo, ricadono sul proprietario che è costretto a pagarle per non avere problemi con la legge. Se non si superano i 30 giorni di prestito si può lasciare l’auto a chiunque senza alcun problema.
Nel caso in cui si dovesse avere la necessità di lasciare la macchina a terzi per un periodo di tempo uguale o superiore ad un mese, allora bisogna procedere con l’aggiornamento della carta di circolazione, al PRA.
La multa intestata a persone diverse dal proprietario dell’auto, va da €705, a €3526. Se non si vuole ricevere una multa che può arrivare addirittura a €4000 è bene informare il PRA che per oltre 30 giorni il mezzo sarà usato da persona diversa dal proprietario. In questo caso il PRA provvede a modificare la Carta di Circolazione inserendo le generalità di chi si sposterà sul mezzo, indicando il nome e il cognome, la data, il luogo di nascita, l’attuale residenza, quindi tutto ciò che può essere utile per eventuali provvedimenti anagrafici o giudiziari.
Chi deve avviare la procedura della modifica del libretto di circolazione della macchina e quando
La modifica del libretto di circolazione è obbligatoria ma non tutti, ci sono dei casi in cui non lo è affatto. L’obbligo di inviare la comunicazione, vale per i professionisti che fanno uso delle auto aziendali. Mentre gli unici ad essere esenti da questo obbligo sono i componenti del nucleo familiare, perché sono in realtà conviventi. In questo caso le auto possono essere date in prestito senza troppi problemi.
In caso di incidente, se chi ha il mezzo in prestito non ha colpa, ci pensa l’assicurazione a risarcire proprietario ed il conducente soprattutto in caso di lesioni.