L’Unione Nazionale Autoscuole chiede guide obbligatorie anche per le moto

La recente norma riguardante l’inasprimento delle pene per chi guida con il cellulare in mano sta facendo discutere in positivo. Più o meno, infatti, l’idea del vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, ha trovato l’approvazione di tutti, considerato anche il delicato problema.

Ricordiamo che la modifica pensata dal Governo cancellerebbe le sanzioni precedenti, facendo posto ad una sospensione della patente per un tempo che andrebbe da uno a tre mesi. La sospensione per chi usa lo smartphone senza auricolari o Bluetooth scatterebbe immediatamente, senza nessun tipo di tolleranze.

Su questo argomento, e non solo, come riporta il portale automoto.it, Emilio Patella, Segretario Nazionale dell’Unasca (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di consulenza automobilistica) ha voluto dire la sua: “Siamo favorevoli all’intenzione di inserire questa novità nel decreto che anticipa alcune questioni relative alla sicurezza stradale, anche perché, lo abbiamo ribadito spesso, il Codice della Strada è fermo in Senato ormai da due anni”.

“La formazione –continua Patella- è la chiave anche per far comprendere le conseguenze della distrazione al volante: un punto che accomuna, purtroppo, tanti incidenti, che vedono coinvolti pedoni o ciclisti, e che spesso sono causati proprio dall’utilizzo del cellulare alla guida”.

Oltre alla questione della guida con il cellulare, la stessa Unasca tocca anche il tema di un eventuale cambio di leggi per motociclisti e ciclisti: “Crediamo che sia necessaria un’azione sul Codice della Strada in generale, perché gli interventi non siano dettati soltanto dall’emergenza. Accogliamo con favore eventuali decreti per aumentare la sicurezza stradale, ma siamo convinti che non si possa prescindere da una adeguata formazione, che dovrebbe essere incrementata. In particolare, chiediamo che vengano introdotte le guide obbligatorie anche per le moto, dato che per le auto è stata un’innovazione positiva”. In sintesi, i costi aumenterebbero.

Inoltre, l’Unione Nazionale Autoscuole e Studi di consulenza automobilistica chiede anche l’eliminazione del comma del Codice della Strada, ovvero quello che disciplina le guide per le moto, attualmente fatte su strade poco frequentate. Oggi, come accade quasi sempre, le varie autoscuole si trovano costrette a infrangere la legge proprio per insegnare gli allievi a guidare, ad esempio, in autostrada.

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