Luca Marini, fratello di Valentino Rossi, ritiene che le gare sprint non siano utili per aumentare lo show della MotoGP.
C’è grande fermento nel paddock della MotoGP per l’introduzione delle gare sprint dalla prossima stagione. Ogni pilota ha il suo punto di vista, in ogni caso dovranno adeguarsi al nuovo format che ormai è stato ufficializzato da una conferenza stampa indetta da Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna, Jorge Viegas, presidente FIM, ed Hervé Poncharal, presidente Irta. Ma sarà utile per aumentare i livello dello show?
La svolta arriva a meno di un anno dall’addio di Valentino Rossi al Mondiale, pilota carismatico che ha saputo scrivere pagine di storia per questo sport. Ha lasciato in eredità il suo team VR46 dove corre suo fratello Luca Marini ed è interessante conoscere il suo pensiero al riguardo. La Race Sprint offre grande entusiasmo ai tifosi, il Mondiale SBK stimola grande interesse, le gare sono sempre molto entusiasmanti. Ma sarà merito della Superpole Race?
In realtà alla MotoGP mancano i grandi personaggi, le leggende che si scontrano in pista, come avveniva ai tempi di Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Sete Gibernau, Max Biaggi. “Non credo che il Mondiale Superbike sia interessante per via delle gare sprint“, ha commentato Luca Marini nel week-end al Red Bull Ring. Con il nuovo format “le qualifiche saranno poi ancora più importanti. E sarà ancora più importante non infortunarti. Perché se perdi un weekend di gara, perdi una gara e mezzo“.
Sarà sicuramente benzina sul fuoco dello spettacolo, ma secondo il fratello di Valentino Rossi alla MotoGP di oggi manca qualcosa in più. “Servono attori di primo piano e una storia che ispiri. Quest’anno il bello della Superbike sono i tre piloti che competono al massimo in ogni gara. Non credo che il Mondiale Superbike sia interessante per le gare sprint, ma perché ci sono tre forti protagonisti e tre costruttori sono in testa. Questo rende la categoria molto più interessante… Penso che la MotoGP debba scommettere di più su questo piuttosto che su una gara in più“.
Nella platea dei non favorevoli alle gare sprint c’è anche Marco Bezzecchi, rookie del team VR46, che lamenta il poco tempo a disposizione per mettere a punto la moto. “Secondo me la gara vera e propria perde il suo fascino. Due gare sono più pertinenti per il Mondiale Superbike, senza voler negare nulla al Mondiale Superbike. Non è una critica, ma il Mondiale Superbike è sempre stato così“.