Al Ranch di Valentino Rossi si chiude la prima giornata dell’ottava edizione della 100 Km dei Campioni. A vincere è uno dei padroni di casa.
La prima giornata della “100 KM dei Campioni” che si tiene al Ranch di Tavullia si è conclusa al termine della tradizionale sfida all’Americana, dove i 40 partecipanti duellano sul giro secco ad eliminazione diretta. Il fattore campo si riconferma decisivo per l’esito della gara, conoscere lo sterrato ovale palmo a palmo e queste modo da flat track appositamente modificate per questa pista è sicuramente un fattore determinante.
Ma va dato merito a Luca Marini di aver vinto ancora una volta questo day-1, contro gli amici e allievi della VR46 Academy e dei tanti ospiti di altissimi livello. Tra questi anche esperti dello sterrato e dell’asfalto del calibro di Andrea Dovizioso, Danilo Petrucci, Jorge Martin, Alex Rins e lo stesso fratello maggiore Valentino Rossi (con cui ‘Maro’ farà oggi coppia nella ‘100 Km’ vera e propria, sfida a coppie che si concluderà in serata).
Dovizioso incantato dal tempio di Valentino Rossi
L’obiettivo primario è il divertimento, ma il livello di competizione è altissimo in questo appuntamento in casa Rossi. Dopo essere salito sul gradino più alto del podio, Luca Marini ha ironizzato ai microfoni di Sky Sport: “Penso di aver vinto un altro prosciutto e salsiccia che posso sicuramente utilizzare in inverno. Ma a parte gli scherzi, è sempre una bella sensazione poter dimostrare la mia velocità ogni anno. La gara Americana è stata molto ardua e sabato il livello al Ranch salirà ancora“.
In pista anche Andrea Dovizioso, reduce dalla sua ultima stagione in MotoGP conclusa anzitempo, a causa dei deludenti risultati ottenuti in sella alla Yamaha M1 del team satellite RNF. “È qualcosa di speciale essere qui. Innanzitutto perché tutte le persone che vengono qui sono appassionate, siamo tra di noi, proprio come una giornata di motocross… E poi siamo su una pista che è un paradiso. Non esiste qualcosa di simile per questa disciplina al mondo. Allora perché non esserci?“.
Sulla pista ovale di Tavullia vengono impiegate moto da cross modificate ad hoc, per consentire di fare traversi e aumentare il senso dell’adrenalina e dello show. “Queste moto non sono realizzate appositamente per il flat track. In realtà sono moto da cross modificate ma non utilizzate in America come è abituato il mio compagno di squadra, un campione di flat track. È davvero fantastico perché sono moto già pronte e che non richiedono molte modifiche“, ha concluso Andrea Dovizioso.