Fai attenzione al libretto di circolazione della tua auto: se contiene questo dettaglio rischi una multa salatissima, anche da 500 euro
Con le festività natalizie e adesso quelle che ci porteranno al nuovo anno si sono intensificati sulle strade i controlli da parte delle forze dell’ordine. Oltre alle convenzionali verifiche sui documenti del conducente, vengono fatti controlli approfonditi sul libretto di circolazione che deve essere perfettamente in regola per circolare in strada.
Non è una novità, dirai, ma devi fare attenzione ad un dettaglio in particolare: una furbata che stanno attuando in molti ma che, se viene beccata, rischia di costare carissimo con ammende vicine al mezzo migliaio di euro.
Andiamo a vedere un po’ di cosa si tratta, come si riconosce un libretto in regola e soprattutto cosa fare nel caso ci siano delle inesattezze passabili di una bella multa.
Libretto di circolazione auto: occhio a questo dettaglio, rischi una multa altissima
Per spiegare di cosa parliamo prendiamo in esame un episodio accaduto qualche settimana fa, in particolare proprio nel giorno dell’Immacolata. Si sa del resto che è proprio nei giorni festivi che a volte vengono intensificati i controlli da parte della polizia stradale.
Un 22enne è stato fermato ad un posto di blocco per quello che doveva essere un controllo di routine. Nel corso delle loro verifiche, però, gli agenti di polizia hanno scoperto dal libretto che l’auto era stata immatricolata in un paese estero, precisamente lo stato di origine di questa persona.
Qual è il problema? Il punto è che in questo modo viene violato ciò che dice l’articolo 93 bis del nostro Codice della Strada, il quale prevede che qualsiasi auto circoli sul territorio italiano debba essere immatricolata anche nel nostro paese, pure se questa operazione è già stata fatta all’estero.
Naturalmente non parliamo di tutte le auto, dato che i turisti non possono certo immatricolarsi la macchina secondo le leggi italiane ogni volta che vengono a fare un giro nel Bel Paese. No, il limite riguarda chi ha preso residenza in Italia e possiede un’autovettura di proprietà: quest’ultima deve essere immatricolata entro i tre mesi successivi alla certificazione di residenza.
La multa prevista in questo caso è stata di 400 euro, ma nei casi più gravi può essere anche più salata arrivando fino a 500 euro. Non finisce qui: perché al “pacchetto” di sanzioni bisogna aggiungere l’inevitabile ritiro del libretto di circolazione e l’impegno, da parte del conducente, di provvedere il prima possibile all’immatricolazione italiana del mezzo.
Si hanno 30 giorni di tempo per procedere oppure, in alternativa, bisogna spostare l’auto fuori dai confini italiani, una soluzione naturalmente impraticabile e senza senso, specie se si è presa la residenza nel nostro paese.
Nel caso di recidiva o di termini non rispettati gli agenti sono autorizzati alla confisca amministrativa della macchina. Quindi, se hai acquistato la tua auto all’estero fai molta attenzione.