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Auto

Lego ha costruito una Bugatti Chiron in scala reale (VIDEO)

Ecco il primo modello Lego in scala reale. Si tratta di una fedele riproduzione a grandezza naturale della Bugatti Chiron. I numeri dell’ambizioso progetto Lego sono a dir poco eclatanti. Sono stati utilizzati oltre 1 milione di pezzi della serie Lego Technic per ricreare fedelmente la supercar del Gruppo Volkswagen. La massa totale del modellino è di circa 1.500 kg. Ecco il video ufficiale di quanto ha fatto la famosa Casa produttrice di mattoncini:

La Bugatti Chiron by Lego contiene 2.304 motori Lego Power Functions ed addirittura oltre 4 mila ingranaggi. La potenza del modellino in scala 1:1 è di 5,3 CV con una coppia di circa 92 Nm. L’alettone posteriore è funzionante grazie all’utilizzo delle Lego Power Functions. Anche il tachimetro fornisce dati reali. Il tempo realizzato per la costruzione della Bugatti Chiron è stato stimato in quasi 13.500 ore di lavoro.

Il modellino della Bugatti Chiron realizzato da Lego può davvero ospitare un guidatore che può condurre la vettura ad una velocità massima di poco superiore ai 20 km/h. La curiosità è che per la realizzazione dell’auto non è stata utilizzata colla. Quindi un grande lavoro di simulazione al computer per fare in modo che il “plastico” a dimensione naturale non collassasse per il peso proprio. Ecco tutti i dettagli del progetto:

Bugatti Chiron by Lego, i dettagli della produzione

Lego ha inoltre dovuto creare 58 mattoncini specifici per la realizzazione del progetto. La Bugatti Chiron by Lego sarà esposta sino al 2 settembre presso l’autodromo di Monza in occasione del GP di Formula 1 e poi dal 6 al 9 settembre in piazza Gae Aulenti a Milano. Il capo designer dei progettisti che hanno intrapreso questa impresa, Lubor Zelinka, ha così commentato il lavoro fatto.

«La difficoltà principale è stata quella di riprodurre fedelmente la Chiron originale. Il problema era inoltre sostenere il peso umano e creare uno sterzo funzionante. Complessivamente abbiamo impiegato due soli pezzi di acciaio nella struttura: una barra che sostiene il motore e un’altra che sostiene pilota e passeggero. In definitiva, sono davvero orgoglioso di aver lavorato in questo team che ha avuto idee originali nei dettagli interni, assolutamente simili a quelli della Chiron e tecnici come il sistema di apertura delle portiere con chiave. A differenza delle altre auto, questa ha solo un pedale, quello del freno, tutto il resto è controllato da tasti e bottoni, compreso l’alettone posteriore».

Giuliano Belfiore