Charles Leclerc commenta la deludente gara del GP dell’Emilia Romagna terminata con un sesto posto. Tanti i punti persi anche in chiave campionato.
Charles è deluso. Sognava di ricreare un’atmosfera simile a Monza 2019, molto probabile visto anche lo straordinario inizio di stagione. Il tracciato dedicato al fondatore della Ferrari, però, ha tradito il monegasco.
La partenza non era stata delle migliori, superato sia da Perez che dalla McLaren di Lando Norris. Se il ritmo ha permesso a Charles di rimontare diverse volte il britannico, il messicano sembrava imprendibile. Nemmeno il piano D della strategia di gara è bastato, con un aggiuntivo pit stop e l’uso della gomma rossa per avere la meglio sul pilota Red Bull.
Questa continua ricerca del secondo posto, però, è terminata al giro 54. Leclerc entra troppo forte alla Variante Gresini, passando sull’ancora scivoloso cordolo e impattando contro le barriere. Un podio che, inizialmente, sembrava tramutarsi in ritiro. La bravura del monegasco, però, gli ha permesso di ritornare ai box, cambiare le gomme e arrivare almeno al sesto posto.
Leclerc, già un jolly sprecato?
A fine gara, il pilota della Ferrari era profondamente deluso e si è preso tutte le colpe chiedendo perdono al team e a tutti i tifosi presenti:
“E’ una disfatta. Abbiamo perso sette punti importantissimi in chiave campionato. Eravamo agilmente sul podio, ma ho commesso un grave errore. Ho chiesto troppo alla macchina, portandola ad alta velocità e perdendo il controllo. Sono deluso e chiedo scusa alla squadra che ha fatto un grande lavoro e ai nostri tifosi”.
Un errore che, però, non discute la leadership del campionato di Leclerc che ha ancora un buon margine di 27 punti di vantaggio su Max Verstappen:
“A prescindere dall’errore, le Red Bull oggi erano troppo veloci rispetto a noi, sia con le intermedie che con le slick. Dobbiamo analizzare i dati per migliorare e continuare la lotta con Red Bull, un team noto per i suoi grandi progressi che sicuramente arriveranno nel corso della stagione. Noi, però, dobbiamo essere reattivi e reagire”.