Charles Leclerc ha aperto le danze della nuova era della Formula 1 con una spettacolare pole position sul circuito del Bahrain. Per parlare di verdetti, come ha detto al team radio, si dovrà concretizzare la gara di domani.
Alle 17 ore italiane, i milioni di tifosi della Ferrari sono ritornati ad esultare dopo 318 gironi di astinenza. Charles Leclerc ha infatti portato a casa la prima pole-position stagionale in questa nuova epoca della Formula 1. Il monegasco ha così raggiunto la doppia cifra, sullo stesso tracciato in cui ha aperto lo storico.
La pista di Manama è stato teatro di imprese per il monegasco: dalle imprevedibili rimonte in Formula 2, fino alla prima partenza dal palo e il primo podio nel circus. Il Bahrain, però, è stato anche luogo di drammi. Nel 2019, la parte elettrica del motore ha ceduto, facendo svanire le possibilità della prima vittoria in carriera di Charles, trasformandosi in un “misero” terzo posto. Per non parlare dell’annata successiva, in cui persino una medical car riusciva a sverniciare la Rossa.
Il binomio Leclerc-Ferrari, in generale, è stato caratterizzato da gioie e dolori. Tra tutte le stagioni, paradossalmente, il 2021 è stata quella più frustrante per Charles. Dalle tre vittorie mancate a Montecarlo, Baku e Silverstone, dove nei primi due tracciati sono stati ottenute due pole positions, fino alla rapida ascesa del compagno di squadra Carlos Sainz che a fine stagione si è anche posizionato meglio del monegasco in classifica generale.
Leclerc si stava smarrendo. Il suo prezioso talento e il duro lavarono non stavano fruttando i risultati previsti e la sua speranza di ritornare a vincere con i colori del cuore stava scemando. Servono bisogno di motivazioni e Mattia Binotto lo lascia partire per le vacanze invernali con una promessa: il 2022 sarà l’anno del riscatto.
Mai messaggio più giusto è stato quello del team principal. Un uomo che, nonostante le polemiche e le goliardie crozziane, ha fatto parte di quel meccanismo che ha portato Ferrari e Schumacher a creare un importante sodalizio. Con dedizione e basso profilo si ottiene un buon bilancio nei test. Ferrari e Leclerc credono nelle potenzialità della macchina. È veloce, affidabile, ma durante i test è impossibile fare un confronto con Mercedes e Red Bull, i favoriti per questa stagione dopo aver dominato l’era ibrida.
Le chiacchiere da paddock oggi hanno lasciato posto alla realtà di una SF-75 che celebra il mese del suo anniversario ottenendo la prima pole position dell’anno con uno Charles diverso. Il ragazzo è adesso maturato: più analitico, più paziente ma allo stesso tempo più sicuro dei suoi mezzi. Qualche anno fa, avrebbe solamente esultato freneticamente per quel risultato. Eppure, dopo i consueti ringraziamenti alla squadra, lui si è scusato con essa perché non è stato in grado di estrarre il potenziale della sua SF-75 nel giro decisivo.
Il pragmatismo e la dedizione di Charles stanno per ora pagando. L’ultima volta in cui la Rossa partiva dalla prima piazza alla gara inaugurale è stato nel 2007 con Kimi Raikkonen che a fine stagione vinse anche il titolo. Leclerc sorride a questa statistica ai microfoni di Sky, ma il passato lo richiama: per riportare quel trofeo a Maranello, bisogna far punti la domenica.