Non c’è classifica al mondo che non abbia nella propria top10 un pezzo rap. Oltreoceano imperano Drake, Kanye West, Jay-Z, Kendrick Lamar; e in Italia? Qui da noi il discorso è ancora da chiarire. La libertà di espressione pare non faccia parte del tanto discusso rap-game, in parole povere: o parli di strada, soldi, donne, problemi esistenziali o, probabilmente, è meglio che tu non ti definisca ‘rapper’. Bando alle ciance. Noi siamo qui per darvi una lista delle canzoni più adatte per essere ascoltate in macchina, mica a mettere le etichette.
Pronti?
Volevamo subito farvi un esempio pratico a proposito del nostro incipit. Sì, Raige è lo stesso di Sanremo. Non importa che canti o che faccia rap, questo pezzo sembra fatto apposta per la nostra playlist.
Con il “From The Rooftop”, progetto che ha visto Coez ed il suo chitarrista Alessandro ‘Gaspare’ Lorenzoni alle prese con un riadattamento in chiave acustica di alcuni brani, si è voluto dar spazio ad un pezzo che ha fatto la storia del rap in Italia (quello che piace ai puristi di cui sopra, ndr).
Dimenticate i Phantom Planet, dimenticate Ryan e Marissa. Cogliamo l’occasione per introdurvi il drill: una tecnica che prevede una rilettura dei canoni del rap classico, che crea l’illusione di una voce ‘fuoritempo’ rispetto al beat.
Il king della scena underground italiana, non c’è dubbio. Non importa che vi troviate per le strade di Roma o di un’altra città, una ‘spizzata’ al retrovisore datela sempre.
In una scena rap orfana di figure femminili, Baby K rappresenta l’eccezione. Se possibile, evitate i 180km/h. Non si sa mai.
Approfittiamo di questo pezzo per presentarvi altri componenti della nuova scuola del rap italiano. Sfera è sicuramente l’enfant prodige della trap, Izi, dopo “Zeta – Il Film”, ha fatto strada con “Fenice”, il suo primo album ufficiale.
Nervosi alla guida, capita a tutti. Questo brano farà da punchball: scaricateci tutta la vostra frustrazione.
Se vi piace la velocità, questo è quello che fa per voi. Tratto da “Midnite”, l’album che ha suggellato il successo di Salmo, ancor prima di “Hellvisback”.
Fate tutti gli scongiuri possibili. Il titolo non è tra i più adatti alla nostra playlist, ma, già al primo ascolto, non ve ne pentirete.
Cantare in macchina, come farne a meno. Se fino a questo momento è stato un passatempo, con questo pezzo sarà una sfida.