L’acquisto e la manutenzione delle auto ha costi inferiori rispetto alla media in specifici posti. La regione dove le auto costano meno.
Quando si decide di acquistare una macchina nuova o usata, sono tanti i fattori che vanno considerati con estrema attenzione. Oltre al modello e al marchio, infatti, sarà indispensabile valutare gli aspetti relativi alle prestazioni e ai consumi, alle dimensioni, al peso, ma non solo.
Un ruolo importante lo riveste anche il prezzo del singolo modello scelto. Esso varia in base ai fattori che abbiamo menzionato poco fa, ma anche alla singola regione italiana. Non tutti i luoghi, infatti, presentano costi di acquisto e di gestione uguali.
Nella scelta dell’auto, molto dipenderà dalle proprie esigenze personali e dai gusti. Chi è alla ricerca di una macchina prestazionale, infatti, sceglierà un modello in grado di garantire ottimi risultati sulle lunghe distanze. Se usi l’auto per lavoro e percorri molti chilometri, non puoi non considerare le prestazioni e i consumi.
Chi, invece, necessita di un modello maggiormente utilizzabile in città, cercherà modelli con caratteristiche diverse. La praticità sarà data dalle dimensioni inferiori, dai consumi migliori nei brevi spostamenti, da un prezzo inferiore alla media e da diversi altri fattori specifici.
Al netto di tutti questi discorsi, l’obiettivo di questo articolo è farti capire la zona migliore in Italia nel quale è possibile acquistare e gestire l’auto in modo più economico. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Oltre all’aspetto prettamente tecnico ed estetico, altri fattori da considerare sono quelli riguardanti la gestione e la manutenzione della macchina. Esistono, infatti, modelli che possono presentare pezzi di ricambio più economici e altri maggiormente cari.
Anche il costo fisso annuale di bollo e assicurazione può incidere sulla scelta. Esso varia in base alle prestazioni, alla classe ambientale e alla singola regione di residenza.
I costi delle auto nuove sono fissi in ogni zona del nostro Paese. Gli unici modi per risparmiare sotto questo aspetto sono quelli di rottamare un precedente veicolo e sfruttare alcuni incentivi e promozioni.
Solitamente, negli ultimi mesi dell’anno i vari concessionari sono soliti “smaltire” alcune auto per far spazio ai nuovi arrivi. In questo caso, quindi, le varie promozioni in atto consentono di ridurre il prezzo di listino.
Le differenze sulle singole regioni, invece, si riferiscono alla vera e propria gestione dell’auto e ai costi di essa. In alcune regioni italiane, infatti, mantenere una macchina personale avrà un costo annuale doppio rispetto ad altri posti. Ecco tutti i dettagli.
Sono tanti gli aspetti da considerare nei costi annuali di gestione di una macchina. I fattori che incidono sulla spesa complessiva fanno riferimento al costo del carburante, al bollo auto, alla polizia RC Auto stipulata, alla classe ambientale e alla singola regione di residenza. Alcune zone sono particolarmente esose sulla gestione dell’auto.
Da una analisi recente, è stato scoperto che la Campania è il luogo più caro in riferimento all’acquisto e alla gestione di una macchina. Mediamente, infatti, un automobilista campano spende per la sua auto una somma di 2 mila e 156 euro all’anno.
Il costo dell’assicurazione medio in Campania, infatti, arriva a toccare quasi 1.000 euro di media all’anno per ogni singolo automobilista. E la regione italiana meno cara in riferimento al possesso di una vettura privata? Ecco la piacevole scoperta.
Se la Campania è il posto meno conveniente, esistono alcune zone italiane in cui è possibile spendere ogni anno la metà. Al primo posto fra le zone italiane meno care troviamo il Friuli Venezia Giulia.
Nella regione con capoluogo Trieste, il costo medio di possesso annuale dell’auto è di appena 1.177 euro all’anno. In pratica, la metà o quasi rispetto alla Campania.
La Valle d’Aosta e l’Emilia Romagna si piazzano, rispettivamente, al secondo e al terzo posto fra le regioni italiane più economiche per il possesso di una vettura personale. Umbria e Molise, invece, hanno prezzo elevati e di poco inferiori rispetto a quelli presenti in Campania.