Jorge Lorenzo ricorda le battaglie, psicologiche e in pista, con Valentino Rossi e fa un confronto con la MotoGP di oggi.
La MotoGP è cambiata dopo l’addio di Valentino Rossi e altri campioni del calibro di Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa, Casey Stoner, Max Biaggi, Sete Gibernau. Il Dottore è stato per molti anni non solo il punto di riferimento nel paddock, il beniamino dei fan, il pilota da battere. Ma anche il personaggio in grado di creare spettacolo, di dichiarare “guerra” e dare vita a duelli sportivi che hanno fatto la storia del motorsport, come di recente avviene tra Lewis Hamilton e Max Verstappen in F1.
Ne sa qualcosa Jorge Lorenzo, che si è ritrovato a vivere il momento clou della classe regina, protagonista di epiche battaglie con Valentino Rossi, ex compagno di squadra in Yamaha. Tanto che nei primi anni di difficile convivenza si è eretto un muro metaforico all’interno del box per evitare la condivisione dei dati, cosa che oggi avviene regolarmente in ogni team. Le dimissioni del campione di Tavullia rappresentano uno spartiacque, fra un’epoca di bagarre, in pista e fuori, e la nuova era diplomatica, dove tutti si rispettano e si complimentano reciprocamente.
Jorge Lorenzo e la MotoGP di una volta…
Oggi Jorge Lorenzo gareggia nella Porsche Carrera Cup Italia e ricopre la mansione di commentatore TV per Dazn. A prendere le redini della Yamaha in mano ci sta pensando Fabio Quartararo che, a detta del pentacampione maiorchino, è il “più forte in questo momento sia in termini di velocità che di forza mentale, nonostante la Yamaha non sia la migliore moto in griglia – dichiara in un’intervista a Cycleworld.com -. Su una Ducati sarebbe ancora più imbattibile“.
Nessuno meglio di lui può rimarcare la differenza tra la MotoGP di oggi e quella del passato. “Attualmente tutti i piloti sembrano amici. Quartararo non si rapporta con Bagnaia come accadeva tra me e Rossi… Tutti hanno buoni rapporti“, aggiunge Jorge Lorenzo. Il motivo del cambiamento potrebbe risiedere nei social: “Penso che ciò accada a causa di Instagram e della ricerca dei Mi piace. In un certo senso fa bene allo sport. Ho un grandissimo rispetto per ogni pilota, ma le battaglie spietate hanno sempre esaltato i fan“.
Lo sa bene l’ex pilota della Top Class che con Valentino Rossi ha condiviso non solo il box, ma tante battaglie a suon’ di sorpassi e pressione psicologica, quest’ultimo un campo dove il pesarese aveva quasi sempre la meglio. “Senza la mia forte personalità, probabilmente sarei stato picchiato psicologicamente, perché Valentino aveva tutte le attenzioni. Tutti lo amavano e questo ti faceva sentire molto piccolo – sottolinea Jorge Lorenzo -. Ma ero determinato e, una volta abbassata la visiera, il mio solo obiettivo era aprire il gas e vincere. Battere Rossi con la stessa moto mi ha dato tante soddisfazioni e popolarità“.