Yamaha nelle retrovie a Jerez: Fabio Quartararo profondamente deluso, punta l’indice ancora una volta sulla YZR-M1.
Le Yamaha di Quartararo e Morbidelli faticano nella prima giornata di prove libere a Jerez. Entrambi dovranno passare per il Q1, l’impresa non sarà facile.
Quartararo e Morbidelli fuori dalla top-15
Un’altra giornata disastrosa per la Yamaha, il venerdì di Jerez si chiude con Fabio Quartararo e Franco Morbidelli rispettivamente 16° e 17°, con un gap di oltre sette decimi dal miglior crono di Aleix Espargaro. Una situazione che inizia a farsi indigeribile per i due piloti, in particolare per il campione francese che da tempo bacchetta i vertici di Iwata per avere una moto migliore. Fino ai test invernali tutto verteva su un nuovo motore con più cavalli, ma la potenza da sola non basta per avere la meglio in MotoGP.
Le alte temperature dell’asfalto non hanno certo giocato a favore delle YZR-M1 e domani saranno costrette a passare per il Q2, nella speranza di ritagliarsi un posto nelle prime file della griglia di partenza. Nel debriefing del venerdì Fabio Quartararo è più che amareggiato: e trovare una soluzione non sarà per nulla facile. “Difficile dire cosa sia andato storto. Anzi tutto. Il feeling con la moto in entrata di curva, non so nemmeno se rimarrò seduto. Ero tutto il tempo al limite“. Al mattino è mancato un buon time attack, al pomeriggio la colonnina di mercurio è salita impedendo a molti piloti di migliorarsi. Un venerdì da dimenticare…
I problemi infiniti della Yamaha M1
Il campione del mondo 2021 prova ad analizzare i suoi problemi, ma trovare le soluzioni è compito dei tecnici. Da troppo tempo ha la sensazione di brancolare nel vuoto. “Il problema è che non so perché siamo così lenti. La moto è molto aggressiva e non riusciamo a rientrare. Con gomme nuove ero più lento di molti miei avversari“. Nella passata stagione Quartararo era riuscito a strappare un secondo posto, obiettivo irrealizzabile quest’anno: “Un risultato impossibile“.
Non è andata meglio al compagno di box Franco Morbidelli che ha molto da giocarsi, visto che il suo contratto è in scadenza a fine anno. Il pilota di Nizza ritorna a puntare il dito contro l’evoluzione di una Yamaha M1 incapace di portare progressi da diversi anni. Se fino a qualche anno fa aveva come punto forte la percorrenza di curva, che riusciva a controbilanciare la mancanza di velocità di punta, adesso si ritrova in secondo piano anche da quel punto di vista. “La velocità in entrata e in curva era migliore quattro anni fa, c’era più stabilità. L’abbiamo persa“.