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Jeep Wrangler: la versione in dotazione ai Carabinieri

Jeep ha consegnato una versione del suo fuoristrada Jeep Wrangler all’Arma dei Carabinieri. La cerimonia di consegna si è svolta alla presenza di Sergio Marchionne, AD di FCA e del comandante generale dei carabinieri Giovanni Nistri. La Jeep Wrangler con i colori dei Carabinieri rafforza ancor più il legame tra FCA e l’Arma, che ha già in dotazione Fiat Punto, Fiat Tipo, Fiat Panda 4×4, Alfa Romeo Giulia, Giulietta e Jeep Renegade. La Jeep Wrangler dei Carabinieri sarà impegnata sul litorale romagnolo tra Cattolica e Bellaria in operazioni di controllo di alcune delle spiagge più popolate della movida estiva come Riccione e Rimini.

La Jeep Wrangler dei Carabinieri è equipaggiata con il motore a gasolio 2.8 CRD che trasmette i 200 CV di potenza alle quattro ruote motrici tramite cambio automatico. La Jeep Wrangler è uno dei pochi fuoristrada veri e puri rimasti in commercio. L’auto sta brillantemente superando la concorrenza dovuta all’avvento di suv e crossover. La Jeep Wrangler sarà l’auto adatta per effettuare incursioni anche sulla sabbia in cerca di truffe, venditori abusivi, attività illecite e per infondere un atmosfera di sicurezza alle migliaia di turisti presenti.

La versione consegnata ai Carabinieri dispone di modifiche che la rendono estrema e capace di affrontare ogni situazione di fondo. Assetto rialzato da 2” by “Fox Performance”, cerchi in lega da 17″ Performance Gladiator, pneumatici all-terrain da 32″. Inoltre sulla Jeep Wrangler dei Carabinieri ci saranno sirena e lampeggiante, porta mitragliatrice, radio portatile e porta palette per garantire operazioni di pattugliamento sia notturne che diurne.

Jeep, grazie a questa Wrangler, avrà una visibilità ancora maggiore in pubblico. Un ritorno d’immagine che darà al marchio americano, ormai italiano d’adozione, un ritorno d’immagine non indifferente. Come si dice in questi casi si sfrutterà il fascino della divisa. Alla Domanda fatta A Marchionne sull’importanza di Jeep per la crescita di FCA in Europa, queste sono state le sue parole: “Quest’anno ne consegneremo due milioni. Come forse saprete negli ultimi anni abbiamo seguito una strategia molto chiara per sviluppare Jeep a livello globale, che ha portato a risultati senza precedenti per il marchio.

Da un produttore di modeste dimensioni a un costruttore globale che oggi è presente in più di 140 paesi nel mondo; da un marchio che vendeva poco più di 300.000 unità all’anno, nel 2009, ad una casa mondiale che negli ultimi quattro anni ha superato il milione di veicoli venduti. Da costruttore con quattro stabilimenti in un unico Paese, gli Stati Uniti, a marchio globale con dieci stabilimenti in sei Paesi, tra cui anche qui in Italia. A Melfi produciamo la Jeep Renegade, ormai ufficialmente ‘arruolata’ nell’Arma con una flotta di oltre 1.200 esemplari, tra quelli già in servizio e quelli in arrivo nel corso dell’anno“.

Parole piene di ottimismo sono state pronunciate dall’AD di FCA anche su Ferrari il cui SUV ormai è quasi pronto per iniziare i test. La versione definitiva sarà in commercio tra circa 2 anni. Una versione di quest’auto potrebbe anche essere data in dotazione ai Carabinieri. Nulla, invece (e purtroppo) è stato detto a proposito di Fiat e Lancia. Soprattutto questo secondo marchio, ormai, sta cadendo nel dimenticatoio.

Giuliano Belfiore