Incentivi auto elettriche: sconto del 50% per i nuovi acquisti

Quanto emerge da un emendamento alla Legge di Bilancio è che sembrerebbero essere in arrivo nuovi incentivi per auto elettriche. La proposta mira ad incentivare l’acquisto dei veicoli con propulsore completamente elettrico, tramite detrazioni che potrebbero abbattere del 50% i prezzi di listino delle auto elettriche.

Chi compra un’auto elettrica dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2023 potrebbe dunque godere di un bonus del 50% del prezzo di acquisto, da dividere in cinque rate annuali. Interessante la cedibilità del credito, che può essere per l’appunto ceduto a enti con maggiore capienza economica. Il credito ad esempio potrà essere assorbito in un’unica soluzione, dal concessionario o da un soggetto terzo, come banche o istituti finanziari.

Insomma, lo schema di funzionamento è lo stesso del Superbonus 110% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici di cui si sente molto parlare.

Tuttavia non è oro tutto ciò che luccica. Se venisse approvata tale proposta i paletti che definiscono i criteri di accesso all’ecobonus renderebbero la procedura più selettiva ed intrigata di quanto non sembri.

Stando al testo dell’emendamento approvato in Commissione Finanze il prezzo di listino (IVA esclusa) deve essere inferiore ai 40.000,00 €. Allo stesso tempo l’ISEE dell’acquirente deve essere inferiore ai 45.000,00 € annui. Al momento dell’acquisto l’acquirente dovrà inoltre rottamare un’auto in suo possesso, appartenente all’interessato da almeno un anno. Altro cavillo tecnico: l’auto da rottamare deve appartenere alle classi Euro 1, 2, 3, 4 per la categoria M, e 1, 2 e 3 per i veicoli di categoria L. Infine la vettura elettrica che si ha intenzione di acquistare deve avere una potenza massima di 150 kW ovvero circa 204 CV.

L’ecobonus auto elettriche 2021 non va a sostituire l’ecobonus già esistente e le due misure non saranno cumulabili. L’acquirente dovrà così decidere se scegliere l’ecobonus auto elettriche o quello “tradizionale”.

Adottando tale misura, si potrebbe dare una seria svolta alla direzione del mercato di un settore in crisi e che vede occupate migliaia di persone. Tuttavia potrebbe cogliere impreparati concessionari e Costruttori che nonostante si stiano impegnando molto nella mobilità sostenibile ricavano ancora la maggior parte degli introiti da vetture con motori termici.

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