Avete acquistato una vettura nuova? Se succede questo le rate possono non essere pagate. Il cittadino stavolta dalla parte della ragione!
Da quando sono iniziati gli incentivi statali, sono centinaia di migliaia gli italiani che hanno deciso di acquistare una vettura nuova. E questo naturalmente è un bene assoluto, in quanto si rinnova il parco macchine generale, e lo si fa acquistando auto a basse o quasi nulle emissioni di polveri sottili. Quando si procede all’acquisto di una auto però, sono molte le cose da prendere in considerazione. Farla a rate o pagare in contanti (per chi se lo può permettere) è una delle riflessioni da fare.
Comprate una macchina a rate? Attenzione a questo dettaglio
Certo che pagare un’auto senza dover ricorrere all’incubo della rateizzazione è il sogno di tutti. Ma sono pochi quelli che hanno a disposizione da subito una cifra così importante. O magari i soldi li hanno, ma non vogliono vedersi prosciugare il conto in una unica soluzione. E quindi, per questo motivo, si procede a chiedere una rateizzazione per l’acquisto, che di solito va dai 3 ai 5 anni.
Fin qui tutto abbastanza bene, se non fosse per il fatto che pagare una rata, con interessi annessi, non è per nulla una cosa semplicissima. Perché spesso si devono fare dei sacrifici. Anche perché possedere una vettura significa effettuare la sua manutenzione per renderla sempre efficiente, pagare il famigerato bollo, l’antipatica assicurazione, e naturalmente il carburante per farla viaggiare.
Ma cosa succede se acquisti una macchina, la finanziaria comincia a toglierti i soldi ogni mese dal conto corrente, ma il concessionario, probabilmente per colpa non sua, non riesce a consegnartela? Si pone sicuramente un problema, che fino a poco tempo fa, non era di facile risoluzione.
Da poco c’è una sentenza della Corte di Cassazione che ha modificato il pagamento delle rate, qualora sussista un problema. Ma andiamo nel dettaglio.
Come acquistare una vettura nuova e stoppare le rate
Quando andiamo dal concessionario ad acquistare una vettura, e chiediamo che, a parte l’acconto iniziale, una gran parte del costo vada rateizzata, noi stipuliamo due diversi contratti. Il primo naturalmente concerne l’atto della mera compravendita del mezzo, attuato tra noi e il responsabile dell’autosalone.
Il secondo contratto riguarda sempre la nostra persona, ma in questo caso l’altro soggetto coinvolto è la finanziaria, alla quale noi chiediamo il prestito. E sappiamo che se non paghiamo le suddette rate sono dolori.
Di queste due pratiche se ne occupa sempre il venditore dell’auto, ma sono due pratiche distinte, appunto. E’ successo che un Signore ha acquistato una vettura, e, come quasi tutti, per aiutarsi a pagare le rate ha chiesto un finanziamento, che gli è stato accordato.
E’ successo però che, passavano le settimane diventavano mesi, la macchina non arrivava mai, perché c’erano enormi problemi di consegna. Allora il signore, stizzito e stanco di questa situazione, ha sospeso il pagamento delle rate e ha informato il venditore di non avere più intenzione di acquistare la vettura.
A questo punto la finanziaria in questione ha denunciato il signore, chiedendo di continuare a pagare le rate, visto il contratto che era stato firmato. La Corte di Cassazione invece, con l’ordinanza12054 del 2022, ha dato la completa e totale ragione al Signore, che ha riavuto i soldi già versati e non ha pagato nulla delle spese processuali.