Gli incidenti plurimortali sulle strade italiane sono in diminuzione rispetto al 2023, ma i dati dello studio Asaps sono ancora preoccupanti.
Mettersi in strada con un veicolo obbliga ogni conducente a prestare moltissima attenzione, dato che il rischio è sempre dietro l’angolo. Purtroppo, nonostante i richiami alla prudenza e le leggi sempre più severe, ancora oggi sono davvero troppe le persone che perdono la vita in seguito a incidenti sulle strade italiane. Non è raro che questi schianti arrivino a provocare anche più di una vittima e vengano pertanto definiti ‘plurimortali’.
Proprio nelle scorse ore l’Asaps – Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale – ha reso noto il rapporto semestrale che riguarda proprio questa tipologia di incidenti.
In Italia il dato evidenzia un miglioramento rispetto all’anno scorso, ma la realtà è che le vittime di incidenti plurimortali sono ancora moltissime.
Nei primi sei mesi del 2023 si sono infatti verificati sulle strade italiane 55 incidenti di questo tipo: rispetto al 2022, quando i sinistri plurimortali furono 62, si registra una riduzione dell’11,3%.
Nel 2022 le vittime di questi incidenti furono 145, mentre quest’anno se ne contano 137. Il calo riguarda anche i feriti, che quest’anno sono stati in tutto 55 (nel 2022 furono 78, ndr).
Dando uno sguardo più attento ai numeri viene fuori che i sinistri con due vittime sono quelli che capitano più spesso: in 35 casi si è verificata una situazione di questo tipo.
Nel report di Asaps emergono poi 16 incidenti con tre vittime e due schianti con quattro vittime. Infine, in altri due casi le vittime sono state più di quattro.
L’indagine effettuata dall’Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale ha poi evidenziato che la stragrande maggioranza di questi incidenti plurimortali avviene su strade statali e provinciali (il 75%, ndr).
Un quinto di questi sinistri avviene invece in autostrade e superstrade, mentre il rischio si abbassa notevolmente nelle strade che fanno parte delle aree urbane.
Contrariamente a quanto facilmente immaginabile, il più alto tasso di incidenti plurimortali è stato registrato nella fascia oraria che va dalle 12 alle 18 (il 43,6%, ndr).
Sono molti meno i sinistri con più vittime nelle altre fasce orarie, comprese quelle notturne.
Il report di Asaps fa inoltre notare che i mezzi coinvolti in questo tipo di incidenti non sono solo automobili, ma spesso anche motocicli e in alcuni casi autocarri.
Per quanto riguarda infine le differenze tra regione e regione, l’indagine di Asaps evidenzia come gli incidenti plurimortali avvengano con una certa frequenza più o meno in tutto il territorio nazionale.
Al primo posto c’è la Puglia, con dieci incidenti plurimortali nei primi sei mesi del 2023. Subito dopo troviamo la Sicilia, con 9 sinistri con più vittime, mentre al terzo posto c’è il Veneto con 8 incidenti di questo tipo.