L’Italia può sognare il Mondiale a due ruote con un solo pilota. L’unica speranza viene dalla scuola di Valentino Rossi.
Il Mondiale MotoGP si è appena lasciato alle spalle l’undicesimo GP della stagione 2022. Ne mancano nove ora per concludere il campionato, che riprenderà dopo la pausa estiva. Guardando le categorie però la situazione non è davvero rosea per i ragazzi italiani. In classe regina Pecco Bagnaia è lontanissimo, precipita anche Dennis Foggia in Moto3. In Moto2 invece si può davvero sperare grazie ad uno dei ragazzi della Academy di Valentino Rossi. Un giovane in piena mischia, con due avversari attaccati, ma l’unico in grado di lottare per un titolo mondiale quest’anno.
Celestino Vietti, portacolori del team VR46, ha iniziato la stagione alla grande. Pole position e vittorie per porsi fin da subito come il pilota da battere al suo secondo anno in Moto2. Certo non è mancato già qualche intoppo: la quadra che non arriva tra libere e qualifiche, episodi sfortunati in gara, alcuni errori. Ciò che non cambia è la grinta del pilota della truppa di Valentino Rossi, punta di diamante di VR46 in classe intermedia. Che sia davanti a tutti o 18° in griglia, la certezza è che bisogna sempre tenerlo d’occhio, perché è costantemente pronto ad azzannare. Non è ancora il momento di fare il ragioniere e di pensare solo a portare a casa punti, senza rischiare. Anche per questo sono arrivati alcun errori, ma è proprio per questo che Celestino Vietti sta comandando la classifica iridata.
Ma ci sono due ragazzi in particolare determinati a rovinargli il programma. L’alfiere del team di Valentino Rossi li ha molto vicini a metà campionato, anzi si tratta di un nulla. Augusto Fernandez, l’unico che come lui ha vinto tre volte quest’anno, è ora a pari punti, pur secondo per il minor numero di podi. Ad un punto di ritardo c’è invece un pilota che potremmo chiamare “mister costanza”, ovvero Ai Ogura. Il giapponese che zitto zitto anche in Moto3 s’è infilato di forza nella lotta per il titolo. In Moto2 sta facendo esattamente lo stesso, anzi anche meglio: si era già affiancato a Vietti in precedenza, perdendo poi terreno, per tornare ora nuovamente vicino. Per lo spagnolo è diverso, è servito l’improvviso click per vederlo finalmente in alto e pronto alla battaglia. Il team di Valentino Rossi sogna il secondo iride, così come l’Italia, e Vietti è il solo che possa farlo.