Santi Hernandez, capotecnico di Marc Marquez, fa un bilancio del lavoro svolto ai box Honda in assenza del pluricampione del mondo.
Honda sta vivendo uno dei momenti meno gloriosi della sua storia in MotoGP. Al Sachsenring nessuno dei suoi piloti ha centrato la zona punti e l’assenza di Marc Marquez si fa sentire come una macigno. Difficile prevedere quando potrà ritornare in sella alla RC213V, probabilmente riuscirà a compiere qualche test prima della fine del Mondiale, ma rischiarlo in gara potrebbe essere un azzardo. La parola spetterà solo ai medici.
Intanto ai box Honda si continua a lavorare su nuove componenti e l’otto volte iridato probabilmente sarà ai box nel mese di agosto per seguire da vicino la situazione. Il suo capotecnico Santi Hernandez collabora al fianco del terzo pilota e collaudatore Stefan Bradl. Sul canale YouTube di Motorcycle Magazine l’ingegnere catalano invita la squadra a restare unita per uscire fuori da questo momento di crisi.
L’assenza di Marc Marquez ai box
Il modo migliore per affrontare questa situazione è accettare lo status quo. “Siamo a un punto in cui la Honda è migliorata, ma abbiamo perso un punto forte“, spiega Santi Hernandez. All’assenza di Marc Marquez nei box si aggiunge il cambio radicale della Honda RC213V dopo la pausa invernale. I i punti di forza della moto precedente sono andati perduti: “La moto è migliorata al posteriore. Ma ha perso un punto forte: l’avantreno“.
La difficoltà sta nel ritrovare feeling all’anteriore senza perdere il grip al posteriore guadagnato. Rispetto al passato la moto è certamente migliorata, ma gli avversari hanno fatto passi in avanti più consistenti: “Le gare sono più veloci, noi siamo più veloci. Ma la realtà è che stiamo arrivando a 15 o 10 secondi dal primo, un gap che dobbiamo ridurre“.
L’assenza di Marc Marquez rende tutto in salita, perché è l’unico pilota del marchio che riesce a portarla al limite e sa quale direzione prendere in termini di sviluppo. L’obiettivo è rendere la Honda più facile per tutti i piloti, anche se alla fine il fuoriclasse di Cervera sarà sicuramente colui che sa fare la differenza, anche per il campionato in generale e i suoi avversari: “Quando Marc ha avuto Valentino Rossi o Jorge Lorenzo o Dani Pedrosa, anche questo rende più grande il pilota che vince. Penso che ai piloti piaccia anche sotto questo aspetto – ha concluso Santi Hernandez – e rende il risultato qualcosa di migliore“.