Il Gran Premio di Spagna si conclude con la vittoria di Max Verstappen che conquista la leadership del mondiale in favore di un Leclerc ritiratosi per un problema al turbo. A completare il podio Perez e Russell, 4° Sainz.
Nonostante l’intraversata in curva 4 ad inizio gara, i problemi con il DRS e il pescaggio della benzina, Max Verstappen è autore di uno stoico Gran Premio, concluso con un’ottima vittoria. L’olandese si è messo davanti al suo compagno di squadra Sergio Perez e l’eccellente George Russell, il cui terzo posto appare quasi un “contentino” viste le ottime potenzialità della Mercedes.
Il momento cruciale della gara dell’olandese è al giro 27, quando l’indiscusso leader Charles Leclerc, che viaggiava a 12 secondi di vantaggio rispetto alla concorrenza, rallenta improvvisamente. Dalla radio si percepisce la sua grande delusione per un motore che ha ormai ceduto: è ritiro.
Da lì, l’intelligente strategia e la superiorità del mezzo tecnico hanno la meglio per il numero 1 che arriva prima di tutti sul traguardo e ottiene anche la leadership, distanziando Leclerc di 6 punti in vista dell’appuntamento della prossima settimana a Montecarlo.
Partenza da toreri in quel di Barcellona
La partenza è ottima per il poleman Charles Leclerc che chiude lo spazio per una possibile manovra di Max Verstappen; invece, il suo compagno di squadra Carlos Sainz va quasi in antistallo ed è costretto a cedere il passo a George Russell e a Sergio Perez. Poco più indietro, un aggressivo Kevin Magnussen si fionda su Lewis Hamilton ma è il danese a pagarne le conseguenze ed uscire fuori pista. Il sette volte campione del mondo, però, ha forato una gomma ed è costretto al pit.
Nel frattempo sono da applausi le partenze di Mick Schumacher e Fernando Alonso: il primo, dalla decima posizione, è avanzato sino alla sesta mentre il due volte campione del mondo, costretto a posizionare la sua Alpine nella casa numero 20 della griglia per un’improvvisa sostituzione al motore, è a centro gruppo.
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Carlos Sainz non sta affrontando un periodo di brillante forma: al giro 7, nell’intento di recuperare le posizioni perse in partenza, effettua in testacoda in ingresso di curva 4. Il forte vento, infatti, condiziona negativamente l’aereodinamica delle vetture e il minimo controllo comporta all’infossamento della macchina in ghiaia. Stessa manovra sarà compiuta da Max qualche giro dopo.
Il calvario
Dopo aver perso la vettura, Max si ritrova in quarta piazza, dietro ai duellanti Russell e Perez, permettendo al suo rivale Charles Leclerc di creare un vantaggio abissale nei suoi confronti. Per il numero 1, però, è l’inizio di un calvario che durerà per buona parte della gara: il DRS, infatti, va a singhiozzo e questo consente a George Russell di difendersi senza grandi pensieri.
Nel centro gruppo, invece, si evidenzia Lando Norris che, nonostante l’allergia, si ritrova in ottava posizione e con un vantaggio importante sul compagno di squadra Daniel Ricciardo, sempre più in difficoltà con la McLaren. Lewis Hamilton, intanto, inizia ad ingranare anche sul ritmo dopo la sua richiesta di ritiro ed è in tredicesima posizione.
Si arriva quindi al già citato giro 27. Charles Leclerc aveva da poco montato il nuovo set di gomme e il ritmo era ottimo: da Maranello già si prospettavano festeggiamenti per il ritorno della vettura dopo due GP di astinenza, ma questa striscia, secondo il propulsore della Rossa, dovrà essere allungata con il primo ritiro della stagione.
Che bello rivedere Mercedes al vertice
Questo significa, quindi, la leadership della Mercedes con George Russell che resiste per diversi giri agli strenui attacchi delle due Red Bull le quali, alla lunga e con la strategia dei box, prevaricano sul 24enne di King’s Lynn.
Intanto ritorna anche “Hammer time“. Lewis Hamilton, con una W13 oggi in grande spolvero, macina un grande ritmo fino ad arrivare in quarta posizione, superando incredibilmente anche uno spento Carlos Sainz.
Il weekend del team di Brackley poteva essere straordinario con un terzo e un quarto posto con entrambe le vetture messe davanti alla Ferrari, ma all’ultimo giro gli ingegneri chiamano alla radio i piloti con toni allarmanti. La benzina è assente ed è fondamentale la gestione per evitare un ritiro. Questo costerà la posizione proprio ad Hamilton, costretto a ricedere il passo a Carlos Sainz.
L’ordine di arrivo
Dopo 66 giri di sofferenza, Max Verstappen ne esce vittorioso davanti al suo compagno di squadra e a George Russell. Carlos Sainz limita i danni con il quarto posto davanti a Lewis Hamilton e un coriaceo Valterri Bottas, ancora a punti con Alfa Romeo.
L’Alpine prometteva grandi risultati e così è stato: Esteban Ocon è settimo mentre Fernando Alonso è nono dopo esser partito ultimo. Tra i due un eroico Lando Norris, non in ottime condizioni ma il piede va oltre l’ostacolo e si classifica ottavo. A concludere la top-10 Yuki Tsunoda.
RACE CLASSIFICATION 👀
Red Bull’s second 1-2 in three races 👏#SpanishGP #F1 pic.twitter.com/pcXnQsutM4
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