La Ferrari chiude ancora davanti nella seconda sessione di prove libere ma fatica sui long- run dove Red Bull e Mercedes sono parse le più performanti.
Ferrari mantiene la leadership anche nella seconda sessione di prove libere con Charles Leclerc. Il tempo di 1:19.670 è più lento rispetto a quello segnato nella prima sessione a causa del forte vento sul rettilineo principale che ha infastidito l’aereodinamica delle vetture.
La Rossa è parsa molto forte con le gomme soft sul giro secco e pare una delle favorite per la pole position. La simulazione di passo gara, però, ha portato alcuni problemi al team di Mattia Binotto, con un’inaspettata e rapida usura sia sulle coperture più morbide sia su quelle medie.
Mercedes, risveglio definitivo?
A sorprendere in questa seconda sessione è stata Mercedes con George Russell secondo e più lento di soli 117 millesimi con Lewis Hamilton subito dietro. La W13, con il nuovo fondo, sembra essere la soluzione definitiva al porpoising la cui assenza ha reso la vettura rapida anche sul passo gara.
“It’s been a solid start to the weekend, the car is behaving more normally here in Barcelona. We’ve made progress on reducing the bouncing with this aero update and the pace looks to be a step forward.”
Shov, George and Lewis wrap up Friday at the #SpanishGP 👇
— Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team (@MercedesAMGF1) May 20, 2022
Red Bull, dalla tabella dei tempi, sembra essere la terza forza con Max Verstappen quinto e Sergio Perez solo settimo, ma i distacchi nelle simulazioni di qualifica e gara sono molto labili. Max, infatti, è a soli 16 millesimi da Sainz ma si è dimostrato il più veloce nei long-run assieme al suo compagno di squadra che, nonostante un’ora in meno di attività, si è messo subito sulla scia del campione del mondo in carica.
Seb e Mick, in cerca in riscatto dopo il disastro di Miami
Tra le due Red Bull c’è il padrone di casa Fernando Alonso che può contare su una buona Alpine che permesso il suo compagno di squadra Esteban Ocon di salire in nona posizione. La nuova Aston Martin sta giovando Sebastian Vettel con un solido nono posto ad un solo secondo dalla vetta. Il quattro volte campione del mondo deve tentare il riscatto dopo il ritiro di Miami.
Stesso obiettivo ha il suo connazionale Mick Schumacher con una Haas priva di novità ma pur sempre performante. Potrà finalmente portare qui i suoi primi punti in Formula 1 sul tracciato in cui il padre, nel 1996, vinse la prima gara con la Ferrari?