Termina la prima sessione di prove libere del neonato Gran Premio di Miami. Il leader del campionato Charles Lecerc è il più veloce, seguito dalla Mercedes di George Russell e le due Red Bull di Verstappen e Perez.
Per la prima volta nella sua storia, la Formula 1 approda in Florida e lo fa a Miami. Lo scenario esterno richiama il fasto del principato di Monaco, con un finto porto con tanto di yacht e finta acqua. Una vera e propria “americanata”, condita dagli eventi di presentazione dei giorni scorsi e di quelli che si verificheranno nel corso del weekend con molti vip attesi.
Tutto questo fa da contorno ad un tracciato molto impegnativo, con un alternanza di tratti velocissimi e lunghi rettilinei con altri molto lenti in cui il rischio di errore è molto elevato.
A primeggiare in questa prima ora di attività è il leader del campionato Charles Leclerc: il monegasco, come solito fare, inizia con una ricerca del limite incappando subito in un testacoda. Un imprevisto seguito da un lavoro regolare, soprattutto nel primo stint con le gomme gialle. Il tempo di 1:31.098 è arrivato dopo quattro tentativi abortiti con la gomma rossa causa traffico.
Un lavoro positivo di Leclerc, così come quello di Russell che ha stampato il cronometro a 71 millesimi dalla Rossa. La W13 ha portato diversi aggiornamenti che attualmente sembrano quelli giusti per limitare il porpoising. Più attardato il suo compagno di squadra Lewis Hamilton, anche lui vittima del traffico, staccato di otto decimi dall’ex Williams.
Nonostante il terzo e quarto posto, con distacchi piuttosto labili dai competitors di Maranello, Red Bull deve rivedere qualcosa riguardo l’eccessivo surriscaldamento della vettura, specie sul lato motore. Le temperature d’aria e d’asfalto, infatti, dovrebbero rimanere per tutto il weekend rispettivamente sui 30 e 50 gradi. Condizioni che hanno frammentato il lavoro di Max Verstappen e Sergio Perez che sono piuttosto preoccupati, visti anche i recenti trascorsi legati all’affidabilità.
Sesto posto per l’altra Ferrari di Carlos Sainz che, con gomma gialla usata, si è messo a soli 4 decimi dal suo compagno di squadra. Lo spagnolo, infatti, non ha fatto giri sulla mescola più morbida visto che, al momento della preparazione del giro di simulazione di qualifica, ha perso il controllo della vettura e ha bucato una ruota. Per non danneggiare la sua tabella di marcia, quindi, gli uomini di Maranello hanno preferito installare un compound diverso per concedergli più tempo per adattarsi alla pista.
La Williams continua il suo processo di snellimento della vettura, togliendo sempre più vernice dalla livera e aggiungendo qualche dettaglio dagli sponsor, come nel caso di Duracell. Un disegno a forma di pila, infatti, è presente nella parte superiore della vettura, nell’altezza della presa d’aria. Cambiamenti estetici che coincidono anche con cambiamenti della performance: Alexander Albon, infatti, si è messo settimo, mentre Latifi è ultimo e con un gap abissale dal thailandese.
La McLaren, come sempre, inizia il suo weekend in maniera graduale, con il decimo posto di Daniel Ricciardo e l’undicesimo di Lando Norris. Il pilota britannico ha portato un nuovo design del casco, a forma di pallone da pallacanestro. Un amuleto che, però, non gli sta ancora permettendo di ottenere un “colpo da tre punti”, come si direbbe nel gergo cestistico. Vedremo se nel resto del weekend riuscirà a rialzarsi.