Dopo queste prime due sessioni di prove libere, Leclerc e Verstappen si dimostrano nuovamente gli uomini da battere. Il weekend, però, è a rischio continuazione.
Continua il duello tra Charles Leclerc e Max Verstappen in queste prime due sessioni di prove libere sul circuito saudita di Jeddah. Un tracciato che esalta tantissimo questa nuova generazione di vetture, visto l’effetto suolo.
Andiamo a scoprire in dettaglio l’intera attività in pista in questa prima giornata, in attesa del responso sulla continuazione dell’evento.
Potrebbe riassumersi in questo modo la prima sessione di prove libere. Il miglior tempo è stato segnato dal leder del campionato Charles Leclerc con l’1:30.772, un secondo più lento rispetto al crono registrato lo scorso anno. Una dimostrazione di una Ferrari veloce, con Sainz che ha registrato il quarto tempo, ma con problemi di saltellamento.
A un solo decimo di distanza c’è Max Verstappen ma, a spaventare tutti, è che il tempo è stato effettuato con gomma bianca a differenza della soft di Charles. La RB18 del numero 1 ha sfoderato incredibili long-run ma ha steccato l’appuntamento con il giro secco.
A sorpresa, c’è Valterri Bottas con l’Alfa Romeo che dimostra la bontà del motore Superfast fornito da Ferrari per piazzarsi di poco più veloce rispetto a Carlos Sainz. Nonostante i problemi, ci sono dalla quinta alla settima pizza gli altre tre motorizzati RBPT. In ordine le Alpha Tauri di Gasly e Tsunoda con dietro Sergio Perez.
Buona anche l’Alpine. Entrambe le vetture hanno le nuove pance ed è Esteban Ocon a piazzarsi davanti a Fernando Alonso. In mezzo c’è Hamilton staccatissimo dal vertice e con un porpoising allucinante. In generale, continua il calvario per i motorizzati Mercedes, tutti fuori dalla top-10. Piccoli segnali di miglioramento per McLaren; profondo rosso per Aston Martin e Williams.
La seconda sessione inizia con 15 minuti di ritardo proprio a causa dell’attacco nei paraggi del tracciato. Leclerc continua a svettare con il miglior tempo di 1:30.074, ottenuto durante la consueta simulazione qualifica. Il monegasco, però, ha dovuto interrompere con una decina di minuti d’anticipo la prova visto che ha toccato un muro con la sua SF-75. Braccetto della sospensione danneggiata e rinuncia al long run.
Come la scorsa settimana e stamattina, il margine è sempre molto limitato rispetto alla Red Bull di Max Verstappen: circa un decimo di distacco, ma in questo caso il crono ottenuto con le gomme gialle visto il traffico e una VSC che hano costretto l’olandese ad abortire il giro. Molto positiva, però, la simulazione del passo gara, nettamente migliore rispetto ai competitors.
A quest’ultima gara mancano le due Ferrari: anche l’altra Rossa di Carlos Sainz ha dovuto terminare anzitempo la sua attività visto che baciato il muro con il lato destro. Terzo tempo, però, nella simulazione qualifica per lo spagnolo, non lontano dai primi due e con soli 40 millesimi di vantaggio sul messicano Perez.
Mezzo secondo separano i top-4 dalla concorrenza. Le Mercedes di Hamilton e Russell continuano ad essere attanagliati dal porpoising e ne soffrono soprattutto nel giro secco. Meglio sul passo gara, ma c’è ancora qualcosa da rivedere. Rendimento simile per McLaren, quantomeno per Norris che si porta settimo. Ricciardo continua il suo momento no e si trova solo 15esimo.
A concludere la top-10 Ocon, Bottas e Tsunoda. Se la prima sessione è passata liscia, il giapponese ha avuto problemi al motore. Allarme rosso in casa Alpha Tauri, visto che hanno sostituito il propulsore all’altro pilota Gasly.
Haas fa il passo del gambero: Mick Schumacher solo 13esimo, mentre Kevin Magnussen ha passato un venerdì infernale. Nella prima sessione, un problema al cambio gli ha costretto a saltare il turno, mentre nella seconda sessione ha perso potenza. Riuscirà a rifarsi in qualifica?