Il campione del mondo in carica Max Verstappen vince la sua prima gara del 2022. Beffato nel finale Leclerc, distante solo mezzo secondo dall’olandese. A concludere il podio, un solido Carlos Sainz.
Max Verstappen si riscatta dopo la grande delusione del GP del Bahrain e vince la seconda gara stagionale a Jeddah. Il leone di Hasselt, partito dalla quarta posizione, è perseverante sin dal primo giro e bravo a sfruttare ogni evento a suo favore.
La buona gestione degli pneumatici gli permette di sorpassare Leclerc, che aveva guidato buona parte della gara da leader, nel finale per prendersi il 21esimo successo in Formula 1, eguagliando Kimi Raikkonen.
Verstappen vs Leclerc, la sfida continua
Sono ancora loro, l’olandese e il monegasco, a prendersi a sportellate per il vertice. I due, almeno per la prima fase di gara, sono stati inseguitori di Sergio Perez. Il messicano, che ieri ha ottenuto la prima pole della carriera, è partito benissimo e ha scavato un piccolo distacco nei confronti di Leclerc e Verstappen.
Al giro 16 c’è il primo colpo di scena della gara. Latifi sbatte nell’ultima curva mandando in pista la Safety Car che condanna l’ex Racing Point che aveva appena cambiato gomme. Ne avvantaggiano Leclerc e Verstappen che si mettono davanti e successivamente anche Sainz, visto che il messicano lo ha superato illegalmente.
A differenza della prima gara stagionale, la maggior parte dei team hanno prediletto una sola sosta, con la gomma bianca usata per buona parte di gara. Inizia il duello dei giri veloci tra il pilota numero 1 e quello numero 16, mentre Lewis Hamilton, partito dalla quindicesima posizione, si riporta fino in sesta posizione. La Mercedes soffre parecchio sul giro secco, ma in gara si conferma come terza forza.
A circa dieci giri dal termine arriva il secondo colpo di scena, con l’ingresso in pista della Virtual Safety Car con il doppio ritiro di Ricciardo e Fernando Alonso. Entrambi hanno sofferto problemi al motore e sono stati costretti a parcheggiare le vetture all’ingresso dei box. Un peccato soprattutto per lo spagnolo che, per buona parte della corsa, ha combattuto con il compagno di squadra Esteban Ocon per la sesta posizione. Gara anonima per Ricciardo che, fino a quel momento, vagava in 12esima posizione.
Tre giri dopo, il duello sul ritmo tra Leclerc e Verstappen termina perché l’olandese, durante il regime di VSC, è riuscito a ricucire il distacco da 1,5 secondi ad arrivare in zona DRS. Ecco il déjà-vu di settimana scorsa. Il monegasco e l’olandese si scambiano le posizioni per i successivi sei giri, con manovre aggressive ma sempre con il rispetto reciproco. Da evidenziare un episodio nel giro 43, in cui i due si inchiodano nell’ultima curva per non concedere l’ala mobile all’avversario.
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— Formula 1 (@F1) March 27, 2022
Ad avere la maglio è il ragazzo di casa Red Bull che ringrazia la bandiera gialla nel primo settore, zona di sorpasso prediletta, per suggellare il suo primo successo stagionale.
Gp Jeddah, i risultati finali
A concludere il podio sul suolo saudita c’è Carlos Sainz. Lo spagnolo della Ferrari prosegue nel suo processo di apprendimento della vettura e confeziona un altro podio. Segue subito Sergio Perez: il messicano è il grande deluso della gara dopo esser partito dalla pole position.
Nella landa desolata, lontano dalle prime due forze e troppo veloce del pacchetto di mezzo, c’è George Russell. Una gara senza infamia e senza lode per l’inglese che porta a casa punti importanti per Mercedes. In un weekend in cui Hamilton è evanescente, solo decimo, il piccolo campioncino si dimostra solido e costante.
Arrivano al cardiopalma Ocon e Norris, con il primo che ha la meglio per meno di un decimo. Primi punti per il secondo e per McLaren in questo 2022 e riscatta parzialmente il blackout di Sakhir. In crescita, ma la distanza dal vertice è ancora importante.
A concludere la top-10, oltre al già citato Hamilton, ci sono Gasly su Alpha Tauri e Kevin Magnussen che aggiunge altri due punti al team Haas. Peccato per Alfa Romeo che resta a secco dopo il ritiro di Bottas causa surriscaldamento del motore e un’anonima gara per Zhou, caratterizzata da diverse penalità.