Utilizzare le gomme auto il più possibile: questa è la sfida che emerge in un progetto dei tecnici Michelin. Il motivo? Inquinare meno e far durare più a lungo gli pneumatici. Ecco tutte le news a riguardo!
Inquinare meno è la sfida che tutte le case automobilistiche stanno provando ad attuare in questi anni e per i decenni a venire. Il passaggio graduale all’elettrico ha un ruolo decisivo in tal senso, ma ciò potrebbe non bastare per ridurre al massimo il tasso di emissioni inquinanti.
Infatti, anche gli pneumatici inquinano. E con il passaggio all’elettrico potrebbero farlo ancora di più. Perché? Le vetture elettriche attualmente in commercio sono molto più pesanti di quelle con motore endotermico. Le gomme, dunque, sostengono un peso maggiore e tendono a inquinare di più.
Ma come fa uno pneumatico a inquinare? Molto semplice! Esso, infatti, tende a ‘sbriciolarsi’ sull’asfalto sotto il peso del veicolo. I frammenti di gomma che si staccano gradualmente nel corso degli anni si depositano sull’asfalto oppure si liberano nell’aria. Questi elementi sono noti con il termine di particolato (PM).
Sfruttare uno pneumatico il più a lungo possibile: ecco la nuova sfida per inquinare meno!
Per inquinare meno, dunque, non basta solo ridurre o azzerare – con il passaggio all’elettrico – il numero di emissioni di CO2. Michelin – uno dei maggiori produttori al mondo di pneumatici – sta progettando soluzioni per garantire una durata maggiore alle gomme.
Questo è ciò che si legge sulle pagine del ‘Corriere della Sera’ su questa possibile svolta: “Secondo i tecnici, una gomma consumata, in condizioni d’asciutto, garantisce più aderenza in frenata e un surriscaldamento inferiore, riducendo la quantità di CO2 emessa. Un gruppo di lavoro istituito presso la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) ha ricevuto il compito di definire le procedure per realizzare questi test”.
Il marchio Michelin vorrebbe approvare test per rendere omologabili anche gli pneumatici usati e in parte consumati. Ovviamente, senza tralasciare i requisiti minimi di sicurezza e di prestazioni di essi. Rimettere in commercio gli penumatici usati, ma ancora assolutamente validi e prestazionali, potrebbe essere una sfida interessante per limitare al minimo l’inquinamento.
Il progetto
Il progetto prevede di sfruttare al massimo le gomme fino al raggiungimento di 1,6 millimetri di battistrada, limite al di sotto del quale non si può scendere per legge. Nel caso – al momento utopistico – in cui tutte le gomme attualmente in commercio fossero sfruttate fino a questo limite, ci sarebbe un clamoroso risparmio nella produzione di gomme. Sarebbero, infatti, introdotte 128 milioni in meno di gomme nuove all’anno. Un numero incredibile, il quale rende molto bene l’idea sulla novità possibile per il futuro!
Si calcola che attualmente le gomme vengono sostituite con una usura media mai inferiore ai 3 millimetri di battistrada. Ciò fa capire quanta possibilità ci sia per migliorare questo aspetto, senza tralasciare la sicurezza stradale! Meno emissioni grazie alle gomme? Staremo a vedere cosa accadrà in futuro!