Le immatricolazioni fanno fatica a partire in questo 2022, si sta vedendo che gli incentivi non bastano e la situazione è complicata.
Il 2022 non sembra essere l’anno delle immatricolazioni, che sono sempre più in forte calo. Le case sono ai limiti della sopportazione, ed il rischio che qualcuna veda calare ad un limite preoccupante le sue vendite è da mettere in conto. Lo Stato si sta muovendo tanto, ma gli incentivi non bastano e le soluzioni da prendere forse sono anche altre. I motivi sono diversi e tutti riconducibili alla situazione mondiale che stiamo vivendo, e non riguarda solo il nostro Paese.
I cali di maggio 2022 e il confronto con il passato
Il mese scorso la situazione è stata tragica, le auto immatricolate sono 121.299 un calo del 15,1% rispetto a maggio 2021. Questo è il solo mese scorso, se prendiamo in esame dall’inizio dell’anno, la situazione peggiora. Da gennaio a maggio sono state immatricolate 556.974, ovvero il 24,29% in meno. Ovviamente questi sono dati nazionali, ora vediamo rispetto al 2020 e 2019. Il 2020 ha visto l’esplosione della pandemia, eppure anche rispetto a quell’anno si registra una perdita dell’8,3%.
Il 2019 ovvero l’anno prima della pandemia, aveva avuto il 38,5% in più di vendite rispetto a quest’anno. Una situazione come potete vedere davvero tragica, ai limiti della sopportazione per le case. L’aumento di luce e gas si fa sentire nelle tasche degli italiani, ma anche lo scarseggiare di semiconduttori ha fatto aumentare le spese alle stelle. Il report ci fa capire ancora di più che i modelli più ricercati sono quelli a benzina e diesel, e a fare veramente fatica sono i modelli elettrici e ibridi.
Gli incentivi messi in campo dal Governo non bastano
UNRAE che sarebbe il sistema incintivi auto dello Stato ha diversi punti deboli. Uno su tutti è il prolungamento degli incentivi alla firma del contratto, che non si muove dai 180 giorni ma almeno ne servirebbero 300. L’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria automobilistica) si è espressa nel merito, parlando delle auto elettriche. Il punto più a sfavore di questi mezzi come sappiamo, sono i costi, e così l’Anfia dice che se i costi per le auto sono alti ma si vuole migliorare la mobilità elettrica, bisogna incentivare i noleggi auto.
I bonus maggiormente richiesti sono quelli per le auto ibride mentre come già detto l’elettrico fatica ad esplodere. Se si pensa che il fondo da 170 milioni di euro per le auto ibride è già dimezzato, quello per le auto elettriche ha visto un utilizzo del solo 14%, ed il fondo è di 220 milioni di euro. Centro Studi Promotor ha stimato che nel 2022 saranno vendute 200.000 auto in più grazie agli incentivi, e che quest’anno dovrebbe chiudersi con 1.336.682 immatricolazioni.