La questione spinosa biocarburanti continua a tenere banco nell’UE. Il presidente del consiglio Giorgia Meloni continua a schierarsi contro la decisione presa.
I dibattiti abbondano sulla proposta dell’Unione Europea di cessare la produzione di auto a benzina o diesel entro il 2035, con la Germania e l’Italia che si uniscono ad altri paesi contro la decisione.
Mentre la mossa è volta a promuovere la sostenibilità ambientale e ridurre le emissioni nocive che danneggiano l’ecosistema, molti sostengono che gli alti costi dell’elettricità, attualmente la principale alternativa, superano di gran lunga qualsiasi beneficio ambientale.
Al momento la decisione è ancora in discussione, con la Francia che si schiera con il provvedimento, mentre la Germania è sostenuta dall’Italia e ha già ricevuto un’esenzione dal Consiglio europeo per quanto riguarda i carburanti elettronici.
Purtroppo l’esito è meno favorevole per il nostro Paese. La spinta dell’Italia a includere i biocarburanti nell’accordo è stata negata, frenando gli sforzi del Paese per l’adozione di fonti energetiche rinnovabili.
La Germania, d’altra parte, ha esercitato con successo pressioni per l’inclusione dei carburanti sintetici, con il sostegno dell’Italia.
L’emendamento dovrebbe essere approvato martedì, dopodiché la commissione avrà il compito di fornire ulteriori dettagli sull’implementazione degli e-fuel.
Nonostante la posizione sfavorevole della commissione, il governo guidato da Giorgia Meloni è fermo nella sua determinazione.
Insiste sull’inclusione dei biocarburanti nell’esenzione, poiché sono completamente privi di emissioni.
Durante il consiglio Ue di Bruxelles, il presidente del Consiglio ha sottolineato la questione e ha affermato che Fratelli d’Italia si sta attenendo ai limiti di emissione adeguati.
Ha inoltre aggiunto che la tecnologia utilizzata è conforme ai requisiti stabiliti.
Esprime soddisfazione per le discussioni in corso e afferma che il riconoscimento della neutralità tecnologica è già un risultato significativo rispetto al testo originale.
Rispondere alle richieste dell’Italia è improbabile per l’Unione Europea.
L’adeguamento alle proposte del Paese richiederebbe la modifica di una parte consistente del documento precedentemente approvato, che ha già superato la fase del Trilogo.
Sebbene gli e-fuels abbiano incontrato meno ostacoli, i biocarburanti hanno affrontato sfide significative. Nonostante le prove, l’Italia ha fermamente deciso di non arrendersi.
Sarà sicuramente un muro contro muro che durerà ancora a lungo. Vediamo alla fine chi la spunterà.