Futuro Lancia: buon o triste compleanno?

Il 27 novembre Lancia festeggia i 112 anni di storia. Il compleanno del 2018, però, ha un sapore un po’ strano, triste, malinconico. Potrebbe infatti essere l’ultimo con le catene di montaggio funzionanti. Già, perché come pare, l’attuale modello di Lancia Ypsilon dovrebbe essere prodotto sino verso la fine del 2019. Quello del prossimo anno, dunque, sarebbe una sorta di addio al mondo dell’auto. Un qualcosa che da appassionati di motori speriamo non avvenga mai.

Lo stabilimento polacco di Tychy ha già abbassato notevolmente la produzione della Lancia Ypsilon che da tempo ormai avrebbe bisogno di una degna erede. L’auto è in produzione dal 2011, nel 2015 è arrivato il restyling estetico con qualche novità tecnologica. È stato introdotto sistema multimediale Uconnect con display da 5” e sono stati lanciati nuovi interni. Niente altro, però, specie per quanto riguarda la sicurezza. Anche sulla Lancia Ypsilon MY 2018 è stata introdotta qualche miglioria del sistema multimediale, ma niente altro. Insomma siamo ben distanti dagli ADAS (Advanced Driver Assistance Systems = Sistemi Avanzati di Assistenza del Guidatore) ormai d’obbligo su ogni vettura.

Non osiamo immaginare cosa succederebbe oggi se la Lancia Ypsilon dovesse sostenere un Crash Test EuroNCAP. Si rischierebbe di replicare la figuraccia della Fiat Punto. Morale della favola, ai piani alti di FCA si è clamorosamente (ed aggiungiamo discutibilmente) deciso di far morire Lancia. La povera Ypsilon si è e si sta sobbarcando il pesante fardello di un nome storico e prestigioso giunto quasi al capolinea. Ci siamo predicati più volte affinché qualcuno ci ascoltasse per far rinascere Lancia. Tanti lo fanno con più impeto e passione di noi. Ricordiamo tanti club storici di appassionati ed i preparatissimi amici di “Save Lancia” e di “I Love Lancia”.

Ora, però, sembra si sia aperto un timido spiraglio di sole. Quella luce in fondo al tunnel alla quale ormai nessuno più sperava. Con la scomparsa di Marchionne e l’arrivo di Marley e soprattutto di Gorlier in FCA EMEA sembra che Fiat non sarà più relegata a ruolo di comparsa. Il 29 novembre dovremmo sapere realmente quello che sarà il vero e probabile piano di rilancio di Fiat. Sembra ci possa essere un cosiddetto “Piano Italia” con un ritorno a grossi volumi produttivi negli stabilimenti nostrani.

E non lo nascondiamo, ma Lancia ha bisogno di un partner solido per rinascere. Questo partner, ad oggi, però non potrebbe essere rappresentato da Case come Alfa Romeo, Jeep o Maserati. Alfa Romeo deve pensare al proprio di futuro per realizzare i volumi di vendita previsti ed ancora oggi distanti. Jeep costruisce suv, terreno molto fertile oggi, ma sconosciuto a Lancia. Maserati infine non naviga in splendide acque ed una nuova Ypsilon non potrebbe vedere una vettura gemella con il marchio del tridente. Quindi come detto rimane solo Fiat (a meno che Lancia non venga venduta).

Se Fiat sarà rilanciata come si dice e come speriamo e presto sapremo, anche Lancia potrebbe ripartire. Tutto dipende da quel cruciale segmento B, ad oggi rappresentato solo dalla Ypsilon (per FCA), che tanto vende in Europa e che è stato tanto (e troppo) trascurato da FCA. SE la Fiat 500 Giardiniera sarà realtà nel 2020 ed avrà contenuti interessanti, sullo stesso pianale potrebbe nascere la nuova Lancia Ypsilon. Scordiamoci per ora di avere una gamma modelli con marchio Lancia ben articolata, ma già un’auto nuova sarebbe di questi tempi un successo.

Dopo tutto se ci sarà un pianale tutto nuovo, con una gamma di motori già ben sviluppata ed in fase evolutiva, perché non progettare una nuova segmento B anche per Lancia? La nuova Ypsilon si piazzerebbe al di sopra della Giardiniera per lusso e finiture, senza così contrastare il modello Fiat. Un’altra voce molto autorevole si è detta convinta di una possibile rinascita Lancia. Parliamo di Carlo Cavicchi, ex direttore di Autosprint e di Quattroruote ed attualmente collaboratore di quest’ultima testata. Secondo Cavicchi infatti una nuova Ypsilon ci sarà per non perdere le quote di mercato ancora importanti (3-4 % con un solo modello a fine carriera) che ha ancora il marchio torinese in Italia oggi. Beh che dire, noi ci speriamo. Aspettiamo il 29 novembre per sapere qualcosa in più. Vi terremo aggiornati.

Gestione cookie