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Auto

Fusione Rimac-Bugatti, nasce la nuova joint venture

Ormai siamo abituati a compravendite di grandi dimensioni. Poi soprattutto nel mondo automotive sembra quasi un gioco, io ti compro che tu mi ricompri. Dopo l’ultima fusione del gruppo Stellantis, ora, altre due case molto note cercano un’alleanza per migliorare le loro auto super performanti.

L’annuncio è quello che Rimac e Bugatti sono ora un’unica cosa, o meglio Bugatti è sotto il controllo di Rimac. Avendo la Casa croata comprato il 55% delle azioni della fabbrica francese. Il restante è posseduto da Porsche. La Bugatti da un po’ di tempo a questa parte non è mai stata fortunata sotto questo aspetto. È sempre stata ceduta e comprata da diverse aziende, eppure è uno dei marchi più prestigiosi nel campo. Il motivo forse il suo enorme costo di mantenimento e il poco interesse dei “poli automobilistici” a mantenere quel nome che si è creato nel tempo?

La nuova organizzazione vede la join venture Bugatti-Rimac al centro del progetto. Questa avrà sede nel polo Rimac Campus che vedrà la luce nel 2023, nei pressi di Zagabria. L’obiettivo è quello che grazie a una mirata riorganizzazione societaria queste due aziende possano essere sempre più leader nel settore.

L’unione porterà enormi benefici nel campo della ricerca e sviluppo perché due realtà così diverse, da una parte la tecnologia del lusso abbinata alla velocità del motore W16, dall’altra una vettura di ultima generazione del tutto elettrica, possano aiutarsi l’una con l’altra sviluppando sistemi e tecnologie sempre migliori.

Quali vetture verranno prodotte? Continueranno ad essere prodotte le vetture attualmente in commercio delle rispettive case, la Chiron e la neonata Nevera, però con una possibile incognita di vedere un qualcosa di davvero spettacolare in un futuro molto vicino.

“Questo è un momento davvero emozionante della nostra breve ma intensa avventura. In questi 10 anni ne abbiamo già passate tante, ma quello che è appena successo ci porta su un livello completamente nuovo. Rimac e Bugatti sono due Case dalla storia diversa ma che anno tanto in comune. Siamo entrambe votate all’eccellenza: da una parte con una ricerca esasperata sulle tecnologie legate all’auto elettrica, dall’altra un marchio con 110 anni di storia e una produzione sempre improntata su quanto di meglio fosse disponibile sul mercato” così ha dichiarato Mate Rimac.

Il gruppo Volkswagen con questa operazione è molto contenta di poter continuare a produrre vetture d’eccellenza seppur dando un occhio più concreto all’ambiente. Ora si spera che questa fusione porti qualcosa in più al mondo dei motori facendo sviluppare nuove vetture di cui ci si possa innamorare, di nuovo, a prima vista.

Damiano Cavallari