Franco Morbidelli ha un contratto in scadenza alla fine del 2023, ma in MotoGP nessuno può sentirsi sicuro al 100%.
Non è il momento migliore per Franco Morbidelli che ha centrato una sola top 10 in questa stagione MotoGP in sella alla Yamaha M1 del team factory. Diverse le cause che hanno portato a questo difficile adattamento, ma per uno sportivo di simili livelli l’attenzione non va solo al presente. Inevitabilmente uno sguardo va rivolto anche al futuro e al suo contratto con la Casa di Iwata.
Fino a qualche settimana fa si parlava di una possibile rescissione anticipata del contratto, in scadenza alla fine della stagione 2023. Ma Lin Jarvis e Maio Meregalli hanno assicurato che i termini legali saranno rispettati e si farà il possibile per consentire al pilota italo-brasiliano di ritornare alle prestazioni conosciute nel 2020 quando si è confermato vice campione del mondo. Però l’unica strada percorribile è quella di avvicinarsi allo stile di guida di Fabio Quartararo, non certo una facile impresa.
La vicenda di Maverick Vinales nell’estate 2021 insegna che tutto è possibile in MotoGP, sia in pista che dietro le quinte. Ma Franco Morbidelli è fiducioso di poter proseguire con il costruttore giapponese fino al termine della prossima stagione, sperando di trovare risultati e poter proseguire con l’avventura in sella alla YZR-M1. “Continuano a farmi questa domanda. Suppongo che il motivo sia che se un pilota non porta i risultati attesi debba sentirsi insicuro“.
Un altro recente esempio è quello di Romano Fenati, licenziato dal suo team in Moto3 dopo pochissime gare. Ma per l’allievo della VR46 Academy non accadrà la stessa situazione: “Mi fido della mia squadra e mi fido della loro fedeltà al contratto. Sono tutte brave persone. E confido di ottenere buoni risultati per eliminare ogni possibile dubbio“, ha detto Morbidelli come riportato da Motorsport-Total.com”.
Le speculazioni sul suo posto in Yamaha si erano amplificate dopo la notizia dell’uscita di Suzuki dal campionato, con Joan Mir e Alex Rins che avrebbero trovato terreno fertile su una moto per certi versi simile alla loro GSX-RR, con motore quattro cilindri in linea e il suo punto forte in percorrenza di curva. “Suzuki è un’ottima squadra e dire che non continuerai anche se hai un contratto (con la Dorna) è incomprensibile – ha proseguito Franco Morbidelli -. È una brutta situazione, un brutto episodio“. Ad ogni modo “nessuno può essere certo del futuro. Chi può essere sicuro del proprio futuro? Nessuno. Contrattualmente io sono calmo, ma chissà…“.