Nei primi test della Formula 1 2018 sul circuito di Montmelò a Barcellona impressionano subito i tempi sul giro già di alto livello. Nonostante un clima davvero invernale (con concreto rischio neve), le monoposto hanno fatto segnare riscontri cronometrici di solo un secondo superiori rispetto alla pole del 2017. Considerando che le vetture sono ancora in fase poco più che embrionale, i presupposti sono notevoli. Anche il grip dovuto al clima rigido ed alla pista poco gommata non è ancora ottimale.
Durante il day 1 dei primi test della Formula 1 2018 l’asfalto non è andato sopra i 13 gradi ed è anche caduta qualche goccia di pioggia. Il miglior tempo l’ha fatto segnare la Red Bull di Ricciardo con gomme medie in 1m20.179s. Vettel al debutto sulla Ferrari SF71H, sempre con pneumatici a mescola media, ha anch’esso sfiorato la barriera del minuto e 20 (giorno 2). Le auto di Formula 1 2018, già a Barcellona, stanno facendo presagire che molti record storici verranno battuti. Probabilmente i super tempi risalenti alle monoposto V10 di metà anni 2000 verranno battuti in questa stagione.
Si pensa soprattutto a Monza dove potrebbe essere battuto lo storico giro di J.P. Montoya del 2004 con una velocità media superiore ai 262 km/h. I test della Formula 1 2018 non hanno dato ancora veri riscontri sul valore effettivo delle monoposto, ma sicuramente la lotta per il titolo sarà ristretta a Mercedes, Ferrari e Red Bull. Sono di queste tre auto i migliori tempi visti fino ad ora. Buoni i progressi della McLaren, che con il nuovo motore Renault promette di essere la possibile outsider per la stagione 2018. Se la dovrà contendere con la Force India e con la sorella Renault ufficiale.
Toro Rosso, Haas e Sauber Alfa Romeo sono tutte alla ricerca dei giusti assetti, non sembrano per il momento impensierire i team più forti, ma siamo solo all’inizio. I test proseguiranno fino a giovedì 1 marzo, per poi riprendere la prossima settimana dal 6 al 9 marzo. Intanto vi mostriamo una galleria di splendide immagini per le quali ringraziamo Andrea Lorenzina e Stefano Arcari.
Credit Photo: Andrea Lorenzina e Stefano Arcari