Archiviata la prima tornata di test invernali ecco cosa è accaduto nei quattro giorni di prove della Formula 1 2018 al Montmelò di Barcellona. Diciamo che a farla da padrona è stato il tempo: pioggia ed addirittura neve hanno condizionato i test.
Le vetture di Formula 1 2018 hanno dovuto girare su un asfalto freddo e spesso scivoloso. Diverse monoposto hanno fatto segnare tempi ben al di sotto del minuto e 20 (la pole del 2017 è stata di pochi millesimi superiore all’1.19″). Miglior giro in assoluto per Lewis Hamilton in 1.19″333.
Viste le condizioni della pista e lo sviluppo ancora da mettere a punto le Formula 1 2028 saranno monoposto davvero veloci, anche di un secondo al giro rispetto allo scorso anno. I test invernali svoltisi dal 26 febbraio al 1 marzo sono serviti soprattutto per verificare la durata dei propulsori.
Chi ha girato più di tutti è stata la Toro Rosso Honda che ha compiuto 324 giri pari a 1.508 km. Tanta strada anche per Mercedes e Ferrari (rispettivamente 1.424 km e 1.387 km). Causa neve, durante il 28 febbraio quasi nessuna monoposto di Formula 1 2018 è scesa in pista,, si è persa così un’intera giornata.
Il Team Mercedes è già fiducioso per la stagione, avendo portato in pista una vettura che fondamentalmente è un’evoluzione di quella dello scorso anno. Ferrari si dice soddisfatta, anche se l’aumento del passo rende necessaria ancora una messa a punto. Sauber Alfa Romeo ha puntato molto sull’affidabilità generale rinunciando al tempo sul giro. La grande incognita è la McLaren di Alonso è Vandoorne, molto veloce, ma con meno strada degli altri all’attivo.
Se nel Mondiale di Formula 1 2018 Alonso non farà buoni risultati, probabilmente assisteremo alla sua ultima stagione nel circus. Promettente anche la Red Bull che è comunque alle prese con l’adattamento della vettura al nuovo propulsore Renault.
Il verdetto sull’inizio del mondiale di Formula 1 2018 lo vedremo la settimana prossima. In programma dal 6 al 9 marzo sempre al Montmelò la seconda sessione di test invernali. Il meteo previsto sarà sicuramente migliore, potremo finalmente capire come lavoreranno i nuovi propulsori con temperature “accettabili”. Inoltre ad asfalto più caldo e gommato assisteremo sicuramente ad un calo dei tempi. Per le foto ringraziamo Andrea Lorenzina e Stefano Arcari.