La legge prevede fino a 2 anni di carcere e 26.000 euro di multa per tutte quelle persone che non rispettano questa semplice regola
La regola da seguire per non indebitarci fino al collo
Nel sito di motori.news ci occupiamo molto spesso della tutela dell’ambiente, soprattutto per quanto riguarda l’emissione di polveri sottili, dovuti agli scarichi delle vetture inquinanti, o al fatto che le stesse siano talmente vetuste da non garantire più un adeguato impatto ambientale.
Ma il rispetto per l’ambiente, per la nostra salute e quella degli altri, passa anche attraverso molte altre buone pratiche che, se osservate da tutti, renderebbero le nostre città e le nostre campagne più sane.
Nel caso specifico stiamo parlando della bruttissima abitudine, da parte di molti cittadini, di gettare rifiuti in posti non previsti dalla legislazione e spesso dal buon senso. Come sappiamo, per esempio, chi getta in terra mozziconi di sigarette, fazzoletti o altre schifezze varie dal finestrino della propria autovettura è passibile di una multa severa.
Ma una multa molto elevate viene corrisposta anche per chi non ha nessuna cura per la tutela dell’ambiente, e getta i propri rifiuti in aree pubbliche o private, anche se queste ultime sono di sua proprietà. Questa incuria è dovuta a molteplici fattori, di cui i primi sono naturalmente la maleducazione e l’ignoranza. Spesso si preferisce gettare dove capita rifiuti ingombranti o addirittura pericolosi per le vite umane (pensiamo all’amianto) per evitare di pagare i prezzi dello smaltimento, e di evitare lungaggini burocratiche.
Quello che devono sapere queste persone è che lo smaltimento dei rifiuti ha delle regole ben precise, e se queste non vengono rispettate le sanzioni sono pesantissime, e possono rovinare economicamente la vita del o dei responsabili.
Multa e carcere per chi non rispetta l’ambiente
La legge prevede norme molto stringenti in merito a tale questione, e, considera un “rifiuto” qualsiasi bene o cosa della quale una persona decida di disfarsene. Una persona che nel proprio cortile di casa, o nel proprio giardino, o nella propria casa di campagna, accumula frigoriferi, lavastoviglie, vecchi arnesi di ferro, trattori o muletti in stato di abbandono, non può farlo.
Perché la legge prevede che ogni volta bisogna recarsi nelle apposite discariche pubbliche ed isole ecologiche, dove chi di dovere provvede allo smaltimento di tutti gli oggetti.
Ma veniamo alle possibili conseguenze economiche e penali per chi non rispetta la legge in materia ambientale. Chi raccoglie e accumula rifiuti pericolosi (quindi nocivi per l’ambiente) nella propria area privata, rischia fino a 26mila euro di multa, con una pena detentiva che va dai 6 mesi ai due anni. Per tutti coloro che invece accumulano rifiuti non pericolosi, la multa rimane sempre tra i 2600 e i 26mila euro, ma la pena carceraria scende da 3 mesi ad un anno.
E’ bene ricordare che, anche nel caso che un soggetto terzo getti immondizia di qualsiasi tipo nella vostra proprietà, anche se voi siete all’oscuro che il vostro terreno venga usato come discarica, la responsabilità è anche la vostra.
Il proprietario dell’area deve prendersi cura della propria area di riferimento e non può lasciarla nell’abbandono. E in questo caso per il proprietario “non incivile” non scatta la punizione detentiva ma rimane quella pecuniaria, che può arrivare anch’essa fino a 26mila euro.