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FCA: nel futuro meno Fiat e spazio ad altri marchi

Al Salone di Ginevra 2018 l’AD di FCA Sergio Marchionne ha parlato dei piani futuri del Gruppo concentrandosi su ciò che avverrà sul mercato europeo. Nei prossimi anni il marchio Fiat è destinato ad perdere il proprio appeal. Troppe vetture senza una vera anima, che nascono e non vengono rimpiazzate con nuove versioni. Nell’ultimo decennio è successo questo a Croma, Multipla, Ulisse, Bravo, etc. FCA quindi vorrebbe puntare maggiormente a sviluppare i sotto-brand di Fiat: Panda e 500. Da questi due nomi potrebbe nascere una nuova famiglia di vetture commercialmente più appetibili.

Parole sconfortanti arrivano anche per quanto riguarda Lancia. Marchionne guida abitualmente una Delta Integrale e la considera la miglior macchina di inizio anni ’90. Secondo lui, però, Lancia ha perso negli anni gli attributi di un marchio in forma. Crediamo fortemente che nei piani di FCA per quanto riguarda Lancia non ci sia più molto da fare. Solo la nuova Punto potrebbe dar vita ad una sorella più curata che prenderebbe il posto della attuale Ypsilon, ma nulla di più.

Sempre Marchionne a Ginevra ha indicato che i marchi americani del gruppo FCA devono puntare maggiormente sul mercato europeo: Dodge, Chrysler e Ram devono essere importate e vendute nel Vecchio Continente seguendo le orme di Jeep che tanti consensi sta avendo dal lancio della Renegade. Molto è stato detto anche per quanto riguarda i marchi di lusso di FCA. Alfa Romeo, nonostante dovesse arrivare a vendere 400.000 vetture nel 2018, sta avendo consensi. Stelvio e Giulia, grazie ad un’ampia gamma di motorizzazioni, riescono ad accontentare i gusti di molti appassionati. Le versioni Quadrifoglio Verde sono ormai un emblema di sportività. Si punta ora ad incrementare i modelli della Casa del Biscione con una berlinona di lusso ed uno o due suv entro la metà del 2019. Maserati vola verso l’eccellenza, uscirà a breve la Levante GTS con oltre 500 CV.

Poco da dire su Ferrari: il marchio gode di ottima salute e con il lancio dell’inedito suv le vendite faranno un ulteriore balzo in avanti. Riguardo all’elettrico per FCA Marchionne si è dimostrato ancora piuttosto cauto: la svolta ci sarà, ma in maniera lenta e non prima del 2025. Anche i motori a gasolio non smetteranno di essere prodotti, si seguirà la piega che prenderanno i mercati. Certo che i piccoli propulsori diesel difficilmente verranno portati oltre il 2022. Per quanto riguarda la successione ai vertici di FCA ancora tutto tace. Il nuovo nome sarà svelato a giugno.

Giuliano Belfiore