Arrivano ulteriori ribassi per la benzina. Infatti, dopo la terribile stangata degli ultimi mesi, una serie di condizioni sul mercato petrolifero ha fatto scendere i prezzi della benzina.
Analizziamo cosa sta accadendo al carburante e come si evolverà il mercato, ma anche perché alcuni lo pagano veramente meno.
Come mai è così basso?
Il mercato dei carburanti è fortemente influenzato dalle scelte dei produttori di petrolio. In effetti, la scelta dei paesi produttori di petrolio ha dapprima fatto salire enormemente i costi del carburante, ma ora li sta facendo scendere notevolmente. In effetti, in alcune stazioni di servizio in Italia la benzina self-service si trova oggi tra 1,6 e 1,4 euro.
Questo rappresenta un’opportunità di risparmio davvero grande e importante per le famiglie. Non c’è quindi da stupirsi se molte famiglie fanno la caccia al tesoro per trovare il distributore di benzina più economico.
Gli esperti di carburanti sottolineano che i prezzi di ogni pompa di benzina sono molto diversificati. Mentre prima i prezzi erano tutti più o meno uguali, ora i clienti possono trovare stazioni di servizio in cui risparmiare molto. Tuttavia, esistono alcuni trucchi per risparmiare ancora di più sull’acquisto di benzina.
Consigli per risparmiare benzina
Abbiamo scoperto che circa il 50% delle persone presta maggiore attenzione quando sceglie una stazione di servizio, osservando i prezzi esposti con un taccuino e una penna in mano. Ma questa non è l’unica misura che gli italiani hanno escogitato per far fronte ai prezzi del carburante. Quasi un automobilista su tre dichiara di aver modificato il proprio stile di guida per essere più attento.
Ma quali sono gli altri consigli per risparmiare sulle spese della benzina? Vediamo insieme i migliori consigli per ridurre le spese e migliorare l’efficienza dei consumi della propria auto.
Il primo consiglio è sicuramente quello di scegliere principalmente le pompe bianche. Infatti, le pompe bianche non fanno parte di una rete di rifornimento più ampia, il che può farvi risparmiare molto denaro.
C’è poi un altro trucco molto strano per risparmiare benzina. Infatti, se si fa rifornimento di notte, si paga meno la benzina. Non molti lo sanno, ma la benzina si comprime a basse temperature, quindi fare il pieno di notte fa risparmiare un po’ di soldi.
Al momento del rifornimento, scegliete la modalità self-service economica rispetto a quella di servizio, con una forbice che può raggiungere il 9%.
Evitate di fare rifornimento in autostrada e nelle stazioni di servizio lontane dai centri urbani. Questo perché in queste aree non c’è concorrenza e gli operatori tendono ad aumentare i prezzi.
Effettuare una costante manutenzione dell’auto. In particolare, dei filtri dell’aria che devono essere sostituiti o puliti regolarmente con l’aiuto di un’officina di qualità (gli ingranaggi intasati possono aumentare il consumo di carburante fino al 10%).
Anche lo stile di guida è molto importante, evitare di accelerare o frenare improvvisamente può anche far risparmiare una notevole quantità di carburante.
Il bonus: fai tre pieni di benzina gratis
Per il 2022, il valore dei buoni benzina forniti gratuitamente dalle aziende private ai propri dipendenti, fino a 200 euro per lavoratore, non concorrerà alla formazione del reddito. In altre parole, sono esenti da tasse. Non ci sono condizioni o limiti di reddito per usufruire di questo bonus. L’unica limitazione prevista finora dal regolamento è che la misura è rivolta ai dipendenti di aziende private.
Era già previsto che le aziende potessero concedere un bonus fino a 258,23 euro all’anno per i cosiddetti “fringe benefit” (ad esempio, voucher, buoni carburante, buoni spesa, ecc.), raddoppiato a 516,46 euro nel 2020 e 2021 come misura di sostegno economico durante la pandemia.
Sono in fase di preparazione le istruzioni per i datori di lavoro privati per fornire ai dipendenti buoni benzina (decreto legge n. 21/2022), introdotti per limitare l’impatto economico dell’aumento dei prezzi dei carburanti; il bonus, che sarà erogato solo nel 2022 e sarà al massimo di 200 euro per dipendente, non sarà tassabile per il lavoratore e sarà deducibile dal reddito d’impresa.
La circolare n. 27/E, firmata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, specifica i datori di lavoro e i lavoratori che possono accedere al bonus, le modalità di erogazione e le regole da seguire in caso di riconoscimento del premio di risultato.
I buoni benzina sono erogazioni effettuati dai datori di lavoro privati ai propri dipendenti per il rifornimento di carburante per veicoli (benzina, diesel, GPL, metano, ecc.). A questo proposito, la circolare specifica che anche l’erogazione di buoni per la ricarica di veicoli elettrici è ammissibile per i bonus. Il bonus per il rifornimento di benzina di 200 euro non concorre alla formazione del reddito del dipendente.
Pertanto, per beneficiare dell’esenzione fiscale, i beni e servizi spesi dal datore di lavoro per ciascun dipendente nell’anno fiscale 2022 devono ammontare a 200 euro per uno o più buoni benzina e a 258,23 euro per tutti gli altri beni e servizi (compresi i buoni benzina aggiuntivi).