Ieri pomeriggio è andato in rassegna il primo appuntamento della stagione 2022 di Formula 1. Andiamo a scoprire il migliore e il peggiore della gara.
Formula 1 ha gli obiettivi chiari per questo 2022: creare competitività e spettacolo tra i 10 team del circus. In questa prima gara sul tracciato di Sakhir, in Bahrain, il risultato è stato raggiunto.
Il ritorno dell’effetto suolo ha reso maggiore competitività tra i piloti, con le vetture che potevano tranquillamente seguirsi a vicenda anche in punti della pista in cui storicamente era difficile sorpassare.
Al trionfo generale del team di Domenicali, ci sono delle squadre che hanno reso benissimo e altre che, inaspettatamente, sono sprofondate nel baratro. Andiamo a scoprirle.
F1, il top del GP del Bahrain
Ferrari: ne abbiamo già parlato, ma non si poteva non citare il capolavoro della scuderia di Maranallo. Un’impresa che, nemmeno il più ottimista tra i tifosi, avrebbe immaginato. Macchina veloce, facile da guidare e supportata da tanti cavalli motore, quelli che negli ultimi anni sono mancati. E i motorizzati godono: Haas e Alfa Romeo sono gli outsider di questa gara e prossimi alla leadership del midfield.
Non possiamo non parlare anche dei piloti. Carlos Sainz e Charles Leclerc sono prima di tutto grandi amici: un’atmosfera che ricorda la Carlando in McLaren nel 2019, caratterizzata da un confronto sano e un amore incommensurabile per la Ferrari. L’obietto di quest’anno è quello di riportare la Rossa in alto, senza buttarsi fuori a vicenda. L’unione fa la forza, ma basterà per il titolo?
Il grande flop del GP del Bahrain
McLaren: in settimana finalizzano un accordo con Android e Google Chrome, con tanto di colorazione dei copricerchi a richiamare il browser più usato al mondo, ma la velocità è quella di un Internet Explorer dei primi anni 2000. La MCL36 è goffa, lenta in ogni parte del tracciato e umiliata già dalla qualifica, con un 18esimo posto di Ricciardo e il 13esimo di Norris.
In gara, le cose vanno peggio. Al primo giro i due piloti di Woking occupano le ultime tre posizioni e a metà gara si fanno doppiare da Leclerc che, fino allo scorso anno, sfidavano per essere il migliore dopo Mercedes e Red Bull. Per dirla in termini tech, serve un aggiornamento del software in casa McLaren. E anche urgentemente.