L’esame della patente con cambio automatico è consentito. Ma è conveniente o meno? Dipende da diverse cose, tra cui le preferenze del neo guidatore.
È possibile sostenere l’esame per la patente B con un’auto con cambio automatico? Sì. Tuttavia, è importante soppesare i pro e i contro prima di decidere di sostenere la prova pratica alla guida di un veicolo con cambio non manuale.
Comprendere il processo di test e i suoi limiti è la chiave per determinare se è un’opzione utile.
Sebbene ci siano sicuramente dei vantaggi nel sostenere l’esame con un cambio automatico, c’è anche un notevole svantaggio da considerare.
Una volta superato l’esame teorico per la patente B, i candidati possono procedere con l’esame pratico, che può essere sostenuto in auto con cambio automatico.
Tale opzione è disponibile sia per gli studenti delle autoscuole che per quelli privati, come indicato al paragrafo 7.1 della circolare MIT n. 28819, che disciplina le procedure amministrative per il conseguimento della patente di guida di categoria B.
La circolare specifica che il codice 78 può essere aggiunto alla patente ottenuta attraverso questo percorso, anche se il veicolo utilizzato per l’esame non è dotato di cambio manuale di velocità.
L’unico inconveniente dell’utilizzo di un cambio automatico durante un esame di guida è il suo impatto sulla patente.
In particolare, il superamento dell’esame pratico con un cambio automatico limita un individuo a utilizzare esclusivamente veicoli automatici.
Al contrario, le prove di guida anche con cambio manuale consentono di guidare sia veicoli manuali che automatici.
Pertanto, sono necessarie ulteriori prove con il cambio manuale, sebbene non sia necessario ripetere la prova teorica.
Tuttavia, i vantaggi di ottenere una licenza automatica sono numerosi. Eccoli di seguito, insieme a qualche contro:
Per soppesare i pro ei contro, bisogna valutare se fare il test della patente B con cambio automatico sia più vantaggioso che farlo con un’auto tradizionale.