Manomettere questo dispositivo nella vettura può costarti carissimo: le multe possono sfiorare anche i 7000 euro.
La vita degli autotrasportatori, si sa, è molto complicata. Si passano giornate e a volte settimane intere per viaggio, trasportando grossi carichi da un punto all’altro dell’Italia, in qualsiasi condizione meteorologica con tutte le difficoltà e gli imprevisti logistici che possono sorgere.
Un lavoro duro, qualcuno lo definirebbe d’altri tempi, ma che proprio per questo motivo è soggetto a durissime regole che servono a salvaguardare la salute dei conducenti, ma anche ad evitare che, in nome della fretta, si creano situazioni potenzialmente pericolose per gli altri.
L’Unione Europea e l’Italia non possono certo ignorare questo fenomeno, per questo ogni automezzo pesante deve essere dotato di uno specifico tachigrafo digitale che permetta di raccogliere, analizzare ed elaborare tutti i dati e le informazioni sui tempi di percorrenza, lo stile di guida e quant’altro ancora.
Un tachigrafo che, in linea teorica, permetta anche una corretta concorrenza tra le varie ditte di autotrasporto perché per legge nessuno è autorizzato a percorrere più chilometri in un minor numero di ore allo scopo di ottenere un vantaggio. Ma è davvero sempre così? Ovviamente neanche per sogno ed è l’oggetto di questo articolo.
Fino a 7000 euro di multa se manometti il tuo tachigrafo digitale: la cosa da non fare mai
Come puoi immaginare si tratta di un’abitudine purtroppo molto diffusa allo scopo di consegnare più merce possibile nel minor tempo a disposizione, a scapito della salute dei camionisti e con enormi rischi soprattutto per gli altri.
A regolamentare la questione è l’articolo numero 179 del Codice della Strada che permette alle forze dell’ordine di comminare sanzioni con una base di 849 euro fino ad un massimo di 3396 euro a carico dell’autista, il quale si vedrà anche sospesa la patente per un periodo che va tra i 15 e i 90 giorni.
E questa è la punizione che spetta a chi semplicemente “stacca” il dispositivo: ma attenzione, perché le cose si fanno ancora più dure nel caso di decida di manomettere il tachigrafo con ammende che sfiorano i 7000 euro.
La Polizia Stradale, del resto, non è facile da ingannare perché nel corso dei suoi controlli riesce ad effettuare uno studio molto approfondito del dispositivo che va oltre le eventuali manomissioni effettuate, così da ricevere i dati sugli effettivi tempi di percorrenza e velocità della vettura.
Se insomma hai percorso più chilometri in tempi inferiori a quelli previsti per legge rischi tantissimo, tu e anche l’azienda che ti ha dato il lavoro dato che non potrà contare più sui tuoi servizi, dovrà attendere prima di riavere la merce e organizzare una nuova consegna e, per quanto ti riguarda, rischi il ritiro della patente.