Paolo Ciabatti, direttore sportivo Ducati Corse, spiega quanto accaduto al muretto box durante la gara in Malesia.
Inizia il countdown in casa Ducati a meno di una settimana dal GP di Valencia, ultimo round del campionato 2022. Sarà una domenica di meritata gloria per la Casa di Borgo Panigale, con Pecco Bagnaia a due passi dal titolo piloti, e dalla Triple Crown, dopo che si è aggiudicata già i titoli costruttori e a squadre. Ma i manager Ducati vogliono arrivare sereni all’ultimo appuntamento di Cheste, tenendo lontani voci infondate e bisbigli poco eleganti.
Regna l’alone di una falsa fama intorno al team Lenovo Ducati, dopo l’esposizione del cartello con il nome di Pecco Bagnaia rivolto ad Enea Bastianini nel corso del GP di Sepang. Un modo per ricordare al pilota romagnolo del team Gresini che alle sue spalle c’era il connazionale della squadra factory, in lotta per il Mondiale, e che bisogna evitare manovre pericolose. Al muretto box Ducati si sono vissuto attimi di ansia allo stato puro quando il ‘Bestia’ si è piazzato davanti, rallentando un po’ il passo gara di Pecco e consentendo a Fabio Quartararo di avvicinarsi pericolosamente.
Già sono troppi i punti persi per strada da Bagnaia nel corso di questa stagione MotoGP. I vertici aziendali avevano ancora in mente quanto successo a Le Mans, quando Pecco è caduto poco dopo il sorpasso compiuto da Enea. Oppure quanto accaduto in Argentina nel 2016 con Andrea Iannone che ha centrato Andrea Dovizioso poco prima del traguardo, gettando alle ortiche vittoria e secondo posto. Episodi che non si devono assolutamente ripetere.
Il d.s. Paolo Ciabatti ha chiarito quanto detto e fatto nel corso del GP della Malesia, quando le telecamere lo hanno ripreso a dialogare fittamente con Gigi Dall’Igna e Davide Tardozzi. “Abbiamo discusso quale strategia scegliere. Perché per Pecco era troppo importante non solo vincere, ma anche non correre rischi inutili“, ha spiegato a Speedweek.com. “Enea è risaputo per andare sempre all’attacco in maniera molto aggressiva. E non volevamo si ripetesse la caduta di Le Mans“.
Alla fine il triumvirato Ducati ha deciso di non intervenire nella contesa tra Bastianini e Bagnaia, conclusasi con la vittoria di Pecco. Anche a Valencia non ci sarà nessun bisogno di intervenire con ordini di scuderia. E Paolo Ciabatti ricorda quanto avvenuto nel 2017: “Siamo arrivati alla gara finale con Andrea Dovizioso in una situazione simile a quella di Fabio Quartararo e abbiamo perso la lotta per il titolo contro Marquez“.