Honda chiude una prima parte di stagione MotoGP al di sotto di ogni aspettativa. Alberto Puig analizza la situazione e attende Marc Marquez.
Alberto Puig è un team manager riconosciuto per il suo modo rude di comunicare con i media, per la sua capacità di prendere decisioni ferree nel box. Apparenza o realtà, questo è a grandi linee il carattere dell’ex pilota catalano, chiamato ad affrontare il periodo più difficile per la Honda in MotoGP dal suo arrivo alla fine del 2017. La RC213V non è quella moto così competitiva come veniva descritta nei test invernali.
Nessuno avrebbe immaginato, prima della seconda gara in Indonesia, che il prototipo 2022 perdesse acqua da tutte le parti, tanto che il marchio dell’Ala dorata è ultimo nella classifica costruttori. Al Sachsenring nessuno dei suoi piloti ha centrato la zona punti, non accadeva dal 1982. E ad Assen nessuno dei suoi alfieri è rientrato tra i primi dieci. Adesso ci sono cinque settimane di pausa dove gli ingegneri HRC avranno molto su cui lavorare per dare una sterzata a questa stagione che rischia di essere ricordata come la più negativa in assoluto.
Il nuovo forfait di Marc Marquez ha sicuramente influito sui risultati del costruttore giapponese in classe regina, ma prima di volare negli USA per il quarto intervento al braccio ha lasciato molti feedback utili per proseguire l’evoluzione della moto. Occhi puntati soprattutto sul telaio, al fine di migliorare il feeling con l’anteriore, causa di troppe cadute. Anche per Alberto Puig è difficile dare una spiegazione a questo momento di difficoltà. “È difficile da spiegare. Stiamo cercando di capire i motivi. La verità è che oggi non lo sappiamo. Se lo sapessimo, avremmo già fatto qualcosa. All’inizio dell’anno sembrava che la moto potesse funzionare, poi le cose sono andate storte e stiamo cercando di scoprire le cause“.
Nelle prossime tappe in calendario ad agosto potrebbe arrivare Marc Marquez ai box, i tempi non saranno ancora maturi per ritornare in sella. Ma potrà seguire da vicino il percorso di sviluppo della RC213 e dare qualche consiglio utile. Magari in attesa di vederlo in azione già nel mese di settembre o al massimo ottobre. A quel punto potrà toccare in mano le novità portate dalla HRC e dettare le coordinate in vista della moto 2023.
Le sue condizioni di salute sono in miglioramento, ma tutto dipenderà dalla radiografia che sosterrà a metà luglio. A quel punto sarà più facile indicare una data approssimativa per il suo ritorno in pista. L’intervista ad ‘AS’ si chiude con una delle solite battute da parte di Puig: “Tutti abbiamo bisogno di Marc, anche voi giornalisti“.