I dati giunti il 1 di agosto 2019 sulle vendite auto a luglio in Italia, hanno fatto segnare una sostanziale calma piatta rispetto al 2018. Nel settimo mese dell’anno sono state vendute nel nostro paese 152.800 auto, con un decremento impercettibile dello 0,1 %. Preoccupa, però, la situazione di Fiat. La Casa torinese è calata in questo mese del 24,47 %.
A luglio Fiat ha venduto solamente 20.088 vetture contro le 26.597 dello scorso anno. In questo articolo faremo un confronto tra la situazione odierna e quella del 2014. In soli cinque anni Fiat ha perso una rilevante quota di mercato, di quasi il 6 %.
Nel 2014, anno in cui pesava ancora fortemente la crisi economica nel mondo dell’auto, Fiat era riuscita a vendere 24.088 vetture nel mese di luglio. La sua quota di mercato era del 21,17 %. Nei primi sette mesi dello stesso anno Fiat aveva venduto 185.161 auto con una percentuale sull’intero mercato del 21,25 %. Ecco i dati del 2014:
A distanza di cinque anni, confrontando lo stesso mese di luglio vediamo un’enorme perdita di fetta di mercato da parte del marchio italiano. Nel tragico mese di luglio 2019 Fiat ha fatto propria una quota di mercato del 13,15 %. Siamo ai minimi storici per la marca. Fiat ha venduto ben 4.000 auto in meno nello stesso mese ad una distanza di 5 anni e con un mercato in generale più florido rispetto al 2014.
La quota totale di mercato della Casa nei primi sette mesi dell’anno si attesta al 15,44 %, dal 21,25 % di cinque anni fa. Ecco i dati di vendite auto a luglio 2019:
Quali possono essere i motivi? Senza dubbio Fiat paga nel 2019 la mancanza di una sostituta della Fiat Punto. Pesa inoltre l’assenza di più modelli nella categoria suv e crossover con la sola 500X ad oggi in commercio. Manca una sostituta della Fiat 500L ormai da oltre un anno in calo nei consensi. Grave inoltre il confronto con la concorrenza che ha fatto enormi progressi. Marchi come Jeep, Dacia, Renault e Volkswagen hanno incrementato di molto i propri consensi con una gamma sempre più vasta di modelli.
Ci auguriamo che la strategia di introdurre la tecnologia ibrida ed elettrica venga messa a punto il prima possibile e che parallelamente Fiat cominci a pensare ad almeno due modelli di grande consumo. Servirebbero un altro suv ed una vettura di segmento B, oltre ad un generale svecchiamento della gamma.