Il costo del metano è sempre più alto e l’intero settore rischia uno stop molto duro, il Governo deve rimediare al più presto.
L’Italia si trova in difficoltà con la gestione del costo del metano, che ormai sta arrivando a cifre da capogiro. Il Governo deve metterci una pezza, e sembrava pronto a farla, ma i nuovi scenari politici, hanno bloccato tutto. Il rischio che il prezzo salga ancora è elevato, dato che gli scenari fanno credere quello, serve una svolta ma che al momento è troppo lontana. Vediamo nel dettaglio la riforma che era in programma, e i motivi di questi costi così alti.
le cause ed il prezzo odierno del metano
La causa principale di questo aumento è dovuta alla Guerra in Ucraina, che ha portato il prezzo del Gas alle stelle. Oggi il prezzo del metano è arrivato ai 2,5 euro al Kg, in media. Sì, bisogna dire in media perché il prezzo in alcune stazioni è anche più alto sfiorando i 3 euro, ma anche più basso restando anche vicini ad un euro. Cifre comunque improponibili, perché se usiamo il prezzo in media, si arrivano a spendere per un pieno più di 30 euro.
Le associazioni di consumatori come Assogametano e Federmetano hanno lanciato un allarme, bisogna trovare una soluzione, sennò si rischia di paralizzare settori interi. Si parlava di un “price cup”, ma il tutto era stato rimandato all’autunno, lasciando scoperta l’estate. Il rischio più grande che si corre è quello che molte stazioni di servizio, possano chiudere. Visti i prezzi molti automobilisti preferirebbero andare a benzina più che a metano, facendo così chiudere i gestori di servizi di ricarica di metano.
Il governo aveva in mente un piano
Le associazioni dei consumatori avevano chiesto di levare alcune accise, che secondo loro potevano essere tolte per il momento. il Presidente del Consiglio Mario Draghi ed il Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco, insieme alle associazioni del settore stavano cercando di trovare la giusta soluzione. Inoltre, era intervenuto pure il Ministro della Transazione Ecologica Roberto Cingolani, per aiutare ad una soluzione anche nel nome dell’ambiente.
Il guaio è che ora che è caduto il Governo difficilmente queste soluzioni verranno prese, rimandando tutto forse al dopo elezioni. Un guaio enorme per tutti gli automobilisti con auto a metano e i gestori di stazioni di servizio, che ora dovranno aspettare il nuovo Governo oppure sperare in una battuta di finale, del Governo Draghi. La situazione è critica, e la soluzione sembra lontana ora più che mai servirebbe la luce infondo al tunnel.