Sarà capitato a tutti almeno una volta nella vita, di ricevere direttamente a casa una bella multa. A volte la si aspetta perché si sa già di aver commesso un’infrazione, altre volte invece arriva come un fulmine a ciel sereno perché si è certi di non aver sbagliato in alcun caso e in alcun modo.
Se a guidare l’auto sono più persone è difficile rendersi conto di un errore, se invece a guidarla è soltanto una persona che esce poco, che guida con attenzione e scrupolo e arriva una multa per eccesso di velocità in una zona mai frequentata allora le cose si fanno difficili.
Dopo la rabbia, si riflette e si pensa di avanzare una contestazione per una multa che si ritiene ingiusta. In questo caso quel che si deve fare è soltanto avviare un iter che consente di contestare la sanzione e di regolarizzare la posizione del proprietario dell’auto in tempi abbastanza veloci.
Quando è possibile contestare la multa e richiedere l’annullamento
Ovviamente oltre questa situazione se ne possono creare anche delle altre in cui è necessario allo stesso modo avviare una contestazione. Per esempio qualora dovesse essere consegnato un verbale doppio per la stessa violazione, oppure per una notifica di multa già pagata, per la consegna del veicolo al vecchio proprietario, per un verbale illeggibile oppure incompleto, per la consegna di un verbale dopo il termine previsto, per la mancata indicazione della presenza di autovelox o per apparecchi non omologati.
Allo stesso modo può succedere magari di meritare la multa, ma di notare delle irregolarità sul documento per esempio informazioni scorrette oppure mancanti, come la targa, l’orario della violazione, il luogo, la data, il tipo dell’infrazione e l’agente che si è accertato del tutto. In tutti questi casi, la multa è nulla.
Bisogna sapere che la multa per essere valida deve arrivare entro 90 giorni dalla data dell’infrazione. Già a partire dal 91 esimo giorno, contestando la multa, questa può essere annullata. Nel caso di persone che risiedono all’estero, i tempi si allungano a 360 giorni.
Come ricorrere alla contestazione della multa
Chi riceve la multa ed effettivamente ha commesso l’infrazione ha 5 giorni di tempo per pagarla, per ottenere uno sconto immediato sul totale. Altrimenti si può pagare entro 60 giorni. Per fare ricorso qualora si dovesse decidere di contestare la multa, ci si può rivolgere o al prefetto o al giudice di pace.
Per far tutto in modo più rapido ed economico, si consiglia di contestare la multa ingiusta al prefetto, senza pagare marca da bollo e senza avere bisogno di essere assistiti legalmente. Per farlo si deve trasmettere la contestazione tramite PEC oppure raccomandata. Il prefetto deve rispondere entro un arco di tempo stabilito, qualora non dovesse rispondere rispettando le tempistiche il ricorso sarà accolto perché in questi casi è valido il principio del silenzio assenso. In alternativa si può fare ricorso al giudice di Pace, il che comporta delle spese maggiori.