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Auto

Come diventare pilota, la guida pratica con tutte le informazioni

Il sogno di diventare pilota automobilistico accomuna grandi e piccini. Ma è così difficile ottenere una licenza per poter gareggiare su pista? Cercheremo di fare chiarezza indicando tutti i punti salienti per poter salire a bordo di una vettura da corsa.

Entrare in possesso della Licenza C, il documento base per poter correre in Italia con vetture dal rapporto peso/potenza contenuto, non è un’impresa ardua. Basta soddisfare alcuni requisiti ben precisi ed essere in buona condizione di salute.

STEP 1: RICHIESTA AD ACI

Per avere la Licenza C Nazionale bisogna inoltrare all’ufficio attività sportiva del’ACI di riferimento la volontà di ricevere il modulo “richiesta di visita medico sportiva“. Per trovare l’ufficio sportivo di ACI più vicino a voi, potete consultare il seguente link:

http://www.aci.it/index.php?id=329

STEP 2: CONTROLLI SANITARI

Ottenuto questo si deve proseguire con dei controlli medici. Sono necessari un elettroencefalogramma, una visita neurologica, l’esame delle urine e la spirometria.

Si può quindi sostenere la visita medica sportiva che certifica il fatto che l’utente potrà partecipare all’attività agonistica. Solitamente questa visita consiste in un controllo medico sotto sforzo del futuro pilota, con monitoraggio di pressione e battito cardiaco.

STEP 3: NUOVO PASSAGGIO C/O ACI

Una volta effettuato il check sanitario (e con il mano il certificato medico di idoneità all’attività agonistica), si dovrà tornare all’ufficio sportivo ACI e diventare tesserato ACI (e non lo si è già). Si dovrà dunque sostenere un breve corso teorico in aula (in epoca di Covid-19 questi corsi vengono impartiti online) e pagare la quota per l’ottenimento della Licenza C Nazionale.

In possesso di quest’ultima si potrà prendere parte a competizioni sul territorio italiano con vetture dall’elevato valore del rapporto peso/potenza. Per intenderci potrete prendere parte a campionati coma la Renault Clio Cup o il Mini Challenge.

LA LICENZA PER LE AUTO PIÙ PERFORMANTI

Per poter scendere in pista con auto ben più performanti è necessario avanzare (sempre ad ACI) la richiesta dell’estensione di licenza per questo tipo di vetture (ex licenza auto oltre 2.000 cc). Ciò consentirà di poter gareggiare con auto Gran Turismo sempre sul territorio nazionale.

Questo upgrade necessita obbligatoriamente di una prova cronometrata in pista e di una valutazione da parte di un istruttore federale. Il miglior modo per avere un pacchetto competo è quello di affidarsi ad un team che inoltri la domanda ad ACI, metta a disposizione l’auto (da corsa) per i test e possa procurare un istruttore federale. Non tutti gli autodromi inoltre sono abilitati a questo step.

Foto SA MEDIA

La giornata di test prevede sia una prova scritta (quiz a risposta aperta su regole basilari come i colori delle bandiere, i sorpassi, le traiettorie, le procedure di iscrizione ed i ricorsi in gara) che una pratica, solitamente composta da un filotto di giri cronometrati nei quali bisogna mantenere un ritmo costante.

Superato l’esame si dovrà tornare all’ufficio attività sportiva di ACI per confermare l’abilitazione alla guida di auto ridotto valore di rapporto peso/potenza (Licenza Nazionale C Senior).

ESTENSIONE INTERNAZIONALE

Anche questa licenza è valida sul territorio nazionale. Per ottenere quella internazionale sarà da pagare una tassa leggermente superiore e si dovrà dimostrare di avere un curriculum di “peso”. Sono indispensabili come minimo 5 competizioni ufficiali disputatesi sul territorio nazionale.

LA PRATICA

Naturalmente cimentarsi nelle competizioni su pista non richiede soltanto una perfetta condizione fisico-mentale unita ad alcuni passaggi burocratici. Per essere competitivi a bordo di una vettura da corsa bisogna fare esperienza. Le lacune verranno al pettine nel caso si opti per l’estensione di licenza per vetture performanti che richiedono una prova pratica. Qui sarà il cronometro a dettare legge: o si va forte, o non si passa l’esame. Ottima attività preparatoria è quella del karting. Consigliamo, per chi è comodo, la scuola del driver ed istruttore federale ACI Sabino De Castro.

Risulta essenziale la presenza di un tutor che possa supportarvi nel percorso di apprendimento, sino a valutare il momento in cui sarete effettivamente pronti per ben figurare in una corsa.

Foto Studio Alex Galli

Il team Ebimotors mette a disposizione i Driving Emotion Days, vere e proprie sessioni di guida su pista in cui potrete contare sull’esperienza di piloti professionisti. Uno tra questi è il sempre gentile amico Tommy Maino, che, oltre ad un palmarès di tutti punto in competizioni anche a livello internazionale, è molto apprezzato nell’attività di coaching. Di seguito il video in cui sono riassunti tutti i momenti salienti che hanno portato a diventare pilota un ragazzo che ha seguito l’importante percorso di crescita:

Consigliamo dunque vivamente di farsi supportare nella fase di apprendimento. Si tratta di imparare le giuste tecniche, un po’ come quando si fa scuola guida. Nessuno nasce già pilota. Piloti si diventa, con impegno e costanza.

Giuliano Belfiore