Fra pochi giorni scatterà un aumento che non farà di certo piacere agli italiani. Di cosa si tratta? Ecco il cambiamento previsto dal Codice della Strada.
Tutte le persone che circolano in strada, a prescindere dal mezzo di trasporto in possesso, sono obbligate a conoscere ogni dettaglio del Codice della Strada. Su questo prontuario di norme sono descritte – con estrema accuratezza e precisione – tutte le regole da rispettare e i divieti.
Ci riferiamo alle norme relative alle precedenze, ai limiti di velocità, ai parcheggi, agli adeguati comportamenti da tenere al volante e a tutta una serie di altri aspetti specifici. Chi non rispetta le regole può incorrere in multe stradali, variabili in base all’entità dell’errore commesso.
Ci sono, infatti, infrazioni più gravi e altre meno importanti. Un errore veniale può capitare a chiunque. Per esempio, sarà possibile ricevere una multa per eccesso di velocità – superando di pochissimo i limiti – oppure una sanzione per parcheggio in sosta vietata.
Questi due aspetti sono puniti dal Codice della Strada, ma la multa da pagare sarà di poche decine di euro. Molto più grave, invece, è la situazione in merito al farsi trovare al volante in una condizione non adeguata. Guidare sotto effetto di stupefacenti o con un tasso alcolemico ben oltre la soglia limite, per esempio, è davvero gravissimo.
Il rischio, infatti, è quello di mettere in pericolo tutti in strada. In questo articolo, ti daremo informazioni su un cambiamento che scatterà dal prossimo 27 marzo. Quale aumento dovranno subire gli italiani? Ecco i dettagli sull’aumento previsto dal Codice della Strada.
Codice della Strada, l’aumento che non fa piacere agli italiani
Abbiamo fatto cenno al Codice della Strada e alle multe da pagare in caso di infrazione. Come se non bastassero i rincari del carburante e di qualsiasi altro aspetto della nostra quotidianità, gli italiani dovranno far fronte a un altro aumento inaspettato. A cosa facciamo riferimento?
In molti casi, la notifica della multa stradale avverrà presso verbale fatto arrivare direttamente a casa del trasgressore. Essa deve arrivare a casa entro e non oltre i 90 giorni di tempo dall’infrazione commessa. A quel punto, l’utente avrà 60 giorni di tempo per saldare il tutto.
Dal prossimo 27 marzo, però, ci sarà un cambiamento in merito alla notifica delle sanzioni stradali presso la propria abitazione. L’aumento che abbiamo indicato prima riguarda gli effettivi costi di notifica postale. La ricezione di una multa a casa avrà un costo maggiore per le persone.
Non ci riferiamo all’aumento delle singole multe, bensì solo ed esclusivamente a quello relativo le notifiche postali. Di che aumento parliamo? Ecco tutti i dettagli su questo argomento specifico.
Il nuovo rincaro: ecco tutto quello che devi sapere
Prendere una multa è già un qualcosa che fa poco piacere. Dover pagare una somma maggiore, poi, può infastidire ancora di più le persone. A causa di una scelta fatta dall’Autorità di Garanzia per le Comunicazioni, i costi di notifica postale delle sanzioni stradali aumenteranno di 30 centesimi, secondo quanto previsto dall’aumento in ottica di Codice della Strada.
I costi per la notifica delle ammende stradali direttamente a casa, quindi, passano da 10,15 euro a 10,45 euro. Un aumento contenuto per il singolo, ma che – se rapportato all’enorme numero di multe notificate ogni giorno – fa ben capire quanto la situazione cambierà dal prossimo 27 marzo.
L’ASAPS da diversi anni contesta i verbali che ancora arrivano a casa. L’obiettivo, infatti, è quello di sfruttare varie app e piattaforme per abbattere i costi di notifica. Questo ulteriore aumento non fa che accrescere il malcontento nell’associazione.
Fortunatamente, in questo 2023, però, aumenteranno solo i costi di notifica delle multe. Le somme inerenti le effettive multe stradali, invece, non verranno toccate da aumenti. Essi erano previsti dal gennaio 2023, ma il tutto è stato bloccato dal Governo nella Legge di Bilancio.
Con cadenza ogni due anni, infatti, le multe aumentano in modo automatico per via dell’inflazione. L’aggiornamento biennale – a causa della crisi economica generale – è stato, però, annullato. Esso riprenderà dal 2025. Una parziale buona notizia per milioni di cittadini del nostro Paese.
Gli importi, infatti, sarebbero potuti aumentare di ben il 15%. Anche per il 2024, però, il tutto è stato “congelato”.