MotoGP e trucchetti, in maniera però irregolare. È l’ultima bomba che sconvolge la classe regina del Motomondiale.
Mancano pochi giorni al Gran Premio a Le Mans, ma c’è ancora tempo per parlare degli eventi precedenti. Partendo da Jerez, ultimo round disputato due settimane fa, punto di partenza di una notizia bomba che ha davvero del clamoroso. Varie squadre MotoGP infatti sono finite nel mirino per una serie di irregolarità, vere o presunte, su cui si sta investigando. La bomba arriva dal giornalista di Motorsport Magazine Mat Oxley, ricevute confidenzialmente da un ingegnere MotoGP, che preferisce mantenere l’anonimato per ovvi motivi. Tra i protagonisti di questo fatto ci sono anche Ducati e Pecco Bagnaia, fresco vincitore in Spagna.
Lo scandalo delle gomme
Si parla appunto di pneumatici, o meglio detto della loro pressione minima. In più occasioni, Jerez compresa, questa sarebbe stata per lungo tempo al di sotto di quanto stabilito dal regolamento. Nello specifico, la pressione dev’essere di 1,9 bar per la gomma anteriore e di 1,7 bar per la gomma posteriore. I dati riportati da Motorsport Magazine sono chiari: Pecco Bagnaia in particolare avrebbe disputato tutta la gara con la pressione della gomma anteriore inferiore al consentito! Non è l’unico di casa Ducati: il dossier tocca anche Jorge Martin, con pressione inferiore a quanto considerato legale per 24 dei 25 giri realizzati. Si passa poi a Suzuki e Yamaha: nello specifico Alex Rins ed Andrea Dovizioso, entrambi per 14 dei 25 giri complessivi. L’unica differenza è che, nel caso dell’italiano, si trattava della gomma posteriore. Due piloti però che non sono nel mirino, a differenza del duo Ducati, che praticamente ha disputato così tutta la gara.
La fiera dei tranelli?
Questo è ciò che sostiene l’ingegnere MotoGP che ha divulgato queste informazioni. “Da tempo è chiaro come vari team stiano utilizzando qualche trucchetto” è il commento. Ma c’è da considerare un patto tra la MSMA (l’associazione dei team) e Michelin, datato 2016, che impedisce eventuali sanzioni. Cosa che invece vale ancora per le due classi minori, in cui infatti svariati piloti negli anni sono stati sanzionati proprio per la pressione di gomme irregolare. Un patto che, secondo più voci, andrebbe cancellato proprio per impedire questi “giochetti” che sarebbero stati attuati da più squadre presenti nella classe regina del Motomondiale. Una tattica che può portare alcuni benefici, come ad esempio il livello di grip, oppure evitare problemi di performance dello pneumatico. E adesso che si fa? Dorna e le varie associazioni non possono voltarsi dall’altra parte, ma la questione si fa ostica.