Cambiare la cinghia di distribuzione è un intervento da svolgere dopo un certo periodo di tempo: tutti i dettagli e i costi.
I proprietari di automobili sanno bene che per garantire lunga vita alle proprie vetture è sempre necessario effettuare una corretta manutenzione. I controlli periodici permettono di abbassare molto il rischio di spiacevoli sorprese durante i viaggi e preservano ovviamente la sicurezza del conducente e degli altri viaggiatori. Tuttavia arriva sempre il momento in cui bisogna per forza provvedere a sostituire qualche pezzo dell’auto. Uno di questi interventi è probabilmente quello più temuto dagli automobilisti per via del prezzo molto elevato.
Stiamo parlando della cinghia di distribuzione, che molto spesso viene cambiata in anticipo per non rischiare di andare a compromettere anche altre componenti della vettura.
Quando va sostituita la cinghia di distribuzione? In genere viene consigliato ai conducenti di provvedere a questo intervento una volta superata la fatidica soglia dei 100.000 chilometri.
In realtà questo discorso poteva avere senso diversi anni fa, ma al giorno d’oggi le nuove tecnologie e i materiali sempre più innovativi rendono questo retaggio un po’ obsoleto.
Molto dipende infatti dal motore, che ovviamente è differente da vettura a vettura e spesso può cambiare molto anche tra auto dello stesso brand.
Basti pensare che per una Fiat 1.2 8V il costruttore consiglia di sostituire la cinghia di distribuzione a carter secco dopo aver superato i 120.000 km (oppure entro i 6 anni indipendentemente dai km coperti).
Per il motore 1.0 FireFly, invece, il consiglio di Fiat è di provvedere al cambio della catena di distribuzione ogni 150.000 km o comunque non oltre i dieci anni.
La nota più dolente è ovviamente il costo, dato che come abbiamo accennato in precedenza sostituire la cinghia di distribuzione comporta una spesa molto elevata.
Specialmente quando si vuole acquistare un’auto usata bisogna tenere fortemente conto di questo aspetto: se il proprietario precedente non ha provveduto alla manutenzione della cinghia potremmo ritrovarci con una grossa spesa in più da affrontare.
Ecco perché è meglio far controllare sempre lo ‘stato di salute’ della cinghia, perché in caso di rottura della stessa si provoca un danno solitamente 3-4 volte più costoso della spesa da effettuare per la sola sostituzione della cinghia stessa.
Venendo al punto, in genere il costo per la sostituzione della cinghia di distribuzione varia da 200 a 600 euro, con il prezzo che può cambiare in base all’officina a cui ci si rivolge e al lavoro necessario da svolgere.
Se il meccanico impiegherà più ore per risolvere il problema il prezzo inevitabilmente sarà più alto.